top of page

La Scarzuola (TR)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 5 nov 2022
  • Tempo di lettura: 5 min

Aggiornamento: 28 nov 2022

Oggi vi portiamo a visitare un luogo davvero surreale come pochi ne esistono. Andremo alla scoperta della Città Ideale come la chiamava il suo creatore Tomaso Buzzi.Questa surreale ed eccentrica costruzione nascosta tra le colline umbre sorge nelle vicinanze ad un antico convento francescano, ci troviamo a: La Scarzuola, località rurale famosa per essere stata dimora di San Francesco d’Assisi, ubicata nella frazione Montegiove del comune di Montegabbione, in provincia di Terni nella regione Umbria.

 

La Scarzuola

Dopo aver acquistato l'immobile nel 1957, l'architetto milanese Tomaso Buzzi dedicò oltre vent'anni alla ricostruzione del monastero e alla costruzione i questa straordinaria costruzione surreale chiamata la Città Ideale, impiegando tutte le sue risorse a sua disposizione, la sua energia e il suo genio. L’artista si basò sui simbolismi tratti dal romanzo Hypnerotomachia Poliphili, illustrato con 170 splendide xilografie, che mostrano in elaborate scene le strutture architettoniche e i personaggi che Polifilo incontra nei suoi sogni. L’opera è formata da costruzioni raggruppate in sette scene teatrali, sette rappresentazioni sceniche. Buzzi volle progettare e costruire la Città Ideale conferendole la struttura come una grande scenografia teatrale prendendo spunto anche dalle prestigiose ville come: Villa d’Este (Tivoli), Villa Adrian, il parco di Bomarzo e i sette edifici nell’Acropoli quali: Pantheon, Partenone, Colosseo, Torre dei Venti, Piramide, Tempio di Vesta, la torre dell’orologio di Mantova.

 

Visitare Scarzuola

Per visitare la Città Ideale il visitatore deve passare davanti ad una piccola grotta, dove, secondo la leggenda, San Francesco d'Assisi fece sgorgare una sorgente di acqua miracolosa.

Proseguendo il percorso si entra in un rigoglioso giardino che vi poterà all’ingresso della città ideale di Tomaso Buzzi. Ogni volta che visitiamo questi luoghi, si rimane colpiti dalla quiete che vi regna, da quella atmosfera mistica che spesso rapisce i nostri pensieri, in qualche modo entriamo a stretto contatto con la materializzazione di un sogno che ha preso vita dal suo creatore.

 

La visita

Come detto in precedenza, la struttura e suddivisa in sette scenografie dove Tomaso Buzzi sembra essersi divertito a realizzare il disegno di un sogno usando la pietra di tufo a modi mattoncini lego, costruendo, demolendo e ricostruendo seguendo la fugace creatività del momento. Le strutture hanno stili architettonici differenti, si va dall’Antichità al Risorgimento. Una grande scenografia teatrale che egli definì "un'antologia in pietra. Non passano inosservati il Theatrum Mundi, un anfiteatro romano con le gradinate e le terrazze ricoperte di mosaici, adiacente troviamo i teatri del Sole e della Luna e l'Acropoli che la domina.

 

Passeggiare in questo luogo riserva molte sorprese, come percorrere scale che non portano da nessuna parte, attraversare la porta Jonas che evoca i mostri come quelli presenti sia nei giardini di Bomarzo che nella Bibbia. La Gigantessa, un monumentale busto di donna dai generosi seni che rappresentano Madre Terra. Non mancano le divinità mitologiche come: il Pegaso d'oro, una lira di Apollo. Siamo di fronte ad un fantastico complesso architettonico delle forti valenze esoteriche, a metà strada tra il parco e l'Acropoli sapienziale, con intitolazioni eloquenti: la Barca delle Anime, la Balena di Pietra, la Torre della Disperazione, la Scala della Vita, il Tempio di Eros, il Pozzo della Meditazione, il Teatro delle Api, il Termitaio.

 

Tomaso Buzzi era un architetto rinomato, contribuì a organizzare diverse manifestazioni nazionali e internazionali di carattere artistico, per i suoi impegni professionali era sempre in viaggio, però, appena poteva veniva a trascorrervi brevi momenti di riposo lontano da tutto e da tutti, infatti, nella residenza di La Scarzuola o Città Ideale, non vi era telefono, riscaldamento o elettricità. Successivamente gli impegni furono volontariamente ridotti per realizzare il sogno di una vita. Alla sua morte nel 1981, la città ideale non era stata completata, rimaneva il silenzio di una città in rovina, abbandonata già da diversi anni, esattamente come desiderava, lasciando all'immaginazione di chi guarda, o all'azione caotica della natura, il saper cogliere e completare questo luogo. In uno dei sui taccuini vi era scritto: l'ordine è il piacere della ragione, il disordine è la voluttà dell'immaginazione, e io ritengo naturalmente voluttà e immaginazione.

 

Dopa la sua scomparsa, né la sua famiglia né lo Stato italiano vollero prendersi cura della Città Ideale. C’era il problema dell’eredità della Scarzuola, perché in casa non la voleva nessuno, io ero laureato a Milano e non m’importava niente di stare nelle scatole chiuse delle banche. Per me è stata una boccata d’ossigeno. Fu così che Marco Solari personaggio stravagante e nipote di Tomaso Buzzi, decise d'intraprendere questo lungo viaggio e, grazie ai disegni, schizzi e appunti lasciati dallo zio, ha proseguito la ristrutturazione e la costruzione di nuovi edifici, rendendo questo luogo ancora più magnifico, fiabesco e misterico contemporaneamente. Da oltre quarant’anni, Marco Scolari si dedica a questo compito e, dal 2000 da quando ha aperto al pubblico, fa da guida ai visitatori.

 

Alcune domande rivolte a Marco Solari.

Alla domanda chi fosse, rispose:

Sono pazzo, come tutti coloro che qui hanno vissuto, a cominciare da San Francesco d'Assisi.

Cosa vuoi che diventi la Scarzuola?

Un giorno si trasformerà di nuovo in polvere, come voleva lo stesso Tomaso Buzzi.


Leggenda

Si racconta che in questo luogo nel 1218, San Francesco costruì una capanna nel punto in cui aveva piantato una rosa e un alloro e da cui era sgorgata miracolosamente una fontana. La capanna fu realizzata con una pianta palustre di nome Scarza, da cui deriverebbe il nome Scarzuola Successivamente i Conti di Marsciano fecero costruire un convento che verrà poi abbandonato nel XVIII secolo.

 

Note personali

Questo è un luogo che ricorda molto il Castello Rocchetta Mattei in provincia di Bologna, e il Parco di Bomarzio a circa 70 km in provincia di Viterbo. L’aria che si respira è mistica e molto soggettiva, ogni persona percepisce emozioni differenti e non è detto che alla seconda visita, si ripossano percepire le stesse sensazioni, in quanto le emozioni sono legate allo stato d’animo attuale della persona stessa. Scarzuola o le Città ideali sono luoghi per lo più inaccessibili, sono il frutto dei sogni dei loro creatori, che in alcune circostanze prendono vita, solitamente collocati in luoghi poco accessibili, in mezzo a colline boscose nascosti nella natura come in questo caso, come se si volesse celare la loro presenza o proteggere un sogno diventato realtà.

 

Orari e Visite

La Scarzuola è un parco privato ed è obbligatoria la prenotazione indicando giorno e orario della visita, oppure telefonando allo 0763/837463 o scrivere a info@lascarzuola.com. La durata della visita è circa due ore, è sarà proprio Marco Solari, proprietario della Scarzuola anche se si definisce semplicemente il custode, vi porterà alla scoperta di questo incredibile luogo, dove esoterismo, spiritualità, storia e astrologia si fondono in un unica cosa. Il costo del biglietto è di 10 euro a persona.


Per informazione prenotazione: Scarzuola.

Parcheggio: Gps map









Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating

Ultimi post

Iscriviti alla newsletter

Il tuo modulo è stato inviato!

bottom of page