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Maratea (PZ)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 21 ott 2022
  • Tempo di lettura: 8 min

Aggiornamento: 25 mar 2023

Oggi vi portiamo a visitare Maratea, unico centro della Basilicata ad affacciarsi sul Mar Tirreno, attraverso il golfo di Policastro. Visiteremo il Cristo Redentore, il borgo, i monumenti e le spiagge della perla del Tirreno. Ci troviamo a Maratea in provincia di Potenza nella regione Basilicata.

 

Anticamente chiamata dai greci, la dea del mare, oggi, è più conosciuta coma la perla del tirreno, non possiamo negare che entrambi gli appellativi descrivano la bellezza di questa splendida cittadina. Maratea è in grado di offrire attrazioni di tipo naturalistico e culturali. Chi decide di passare le vacanze a Maratea, oltre a rilassarsi sulle spiagge dal mare cristallino e incontaminato, può alternare le giornate andando alla scoperta di arte e cultura, molteplici attrazioni anche per chi possiede lo spirito libero e avventuroso sfruttando i numerosi percorsi trekking, ma andiamo per ordine.

 

Incastonata nella magnifica baia di Policastro, Maratea offre al turista paesaggi e panorami tra i più superbi d’Italia. Immaginate uno dei tratti di costa più belli d’Italia con decine e decine di chilometri di scogliera frastagliata di grotte, faraglioni, strapiombi e morbide spiagge selvagge e incontaminate davanti al più spettacoloso dei mari.

 

La costa si stende per circa 32 km, variegata da insenature, grotte, scogli, secche e spiagge per lo più ciottolose. Grosso modo al centro della costiera si trova il porto. Lungo il tratto meridionale della costa si distingue invece la piccola isola di Santo Janni.

Numerose le grotte sparse nel territorio, a catasto ne risultano 132 tra marine e terrestri. Tra queste si segnala la Grotta di Marina con molte stalattiti e stalagmiti.

Il territorio marateota è per lo più costituito da rilievi, con pochi pianori e terrazzamenti su cui insistono gli insediamenti antropici. Montagne e colline bagnano per lo più i costoni direttamente sul mare, creando pittoreschi panorami e scorci visivi.

 

Maratea si trova inoltre in un territorio circondato dalla vegetazione, un declivio boscoso rotto da fiumiciattoli e torrenti e sepolto sotto le fronde dei lecci e dei castagni. Punteggiata di villaggi, di castelli diroccati e antiche torri saracene sparse sulla catena dolomitica di rocce color carnicino, vanta anche la presenza di tre dei parchi più belli del sud Italia, Il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Angri Lagonegrese e il Parco Nazionale del Cilento e Valle di Diano.

 

La storia di Maratea

Maratea è anche storia dalle radici antiche. Come testimoniano alcuni ritrovamenti, la presenza dell’uomo risale a 40.000 anni fa. Maratea ricoprì un ruolo fondamentale nell’antichità divenendo un stazione commerciale per tutte le navi in transito nel Mediterraneo, tappa che consentiva il rifornimento di cibo e acqua. La parte più antica di Maratea era una cittadella che conserva ancora oggi parte del suo aspetto medievale, fortificata sul monte San Biagio (poi chiamata popolarmente Castello). Alla conquista napoleonica del Regno di Napoli, Maratea subì un drammatico assedio al suo Castello, difeso eroicamente da Alessandro Mandarini, colonnello borbonico marateota egli stesso. Dopo sei giorni di resistenza, Mandarini ottenne l'armistizio e la vita salva per tutti gli insorti. Da quel momento la popolazione di Maratea decise di spostarsi verso il centro storico di Maratea situato poco più in basso conosciuto anche come il borgo di Maratea o come Maratea inferiore. La scelta che fu legata alla posizione nascosta sotto la montagna, impedendo ai nemici provenienti dal mare di scorgere il borgo evitando cosi gli attacchi dei saraceni.

 

Cosa vedere a Maratea


Basilica di San Biagio

Edificata in cima all’omonimo monte nel punto più alto della città vecchia di Maratea, detta Castello, è senza dubbio l’edificio religioso più importante, cuore religioso della comunità cristiana locale e custode delle reliquie del patrono Biagio e chiesa parrocchiale. La tradizione vuole sia sorta sul sito di un tempio pagano dedicato a Minerva nel VI secolo, del quale sull’aspetto originario si sa poco o niente. Il 10 agosto del 1940 è stata elevata alla dignità di basilica minore.

La Basilica è raggiungibile percorrendo una scenografica strada contraddistinta dai suoi tornanti che offrono al turista una vista straordinaria su tutta la costa di Maratea.

Parcheggio a pagamento: Gps map (5€/h e 3€/h successiva)

 

Leggenda

La leggenda di San Biagio racconta che nel 732, una nave proveniente dall’armena Sebaste, (dove il santo medico e vescovo fu martirizzato e decapitato per la sua troppa fede), stesse portando i resti del suo corpo a Roma. Una tempesta però nei pressi di Maratea causò il naufragio dell’imbarcazione, così che la città accolse le reliquie del santo che tutt’oggi si trovano nella cappella della Basilica di San Biagio.

 

Il Cristo Redentore

Adiacente la Basilica di San Biagio, troviamo l’enorme Statua del Cristo Redentore, simbolo per eccellenza di Maratea detto anche: Cristo di Maratea. Fatta erigere in sostituzione di una croce commemorativa per la distruzione della cittadella di Maratea, nel 1806. Realizzata con un particolare impasto di cemento misto a scaglie di marmo dall’artista fiorentino Bruno Innocenti tra il 1963 e il 1965.

Dimensioni della Statua: Alta 21,13 metri è situata sull’estremità del Monte San Biagio, posizione che le consente di essere vista da ogni angolo della costa. Le sue braccia aperte misurano 19 metri di larghezza e sembrano voler abbracciare tutto il panorama, la sola faccia è larga circa 3 metri. Misure che le conferiscono la seconda posizione come statua del Cristo più grande nel mondo. Al primo posto troviamo il Cristo del Corcovado a Rio de Janeiro.

 

Centro storico di Maratea

Il centro storico è un vero labirinto di stradine dalla pavimentazione lastricata in pietra, splendide casette colorate, balconi ornati di fiori colorati, un alternanza di edifici del settecento con relative logge e portali. Nelle vie principali le numerose botteghe manifatturiere sono un’attrazione per turisti alternandosi ai numerosi ristoranti e osterie dove poter degustare le prelibatezze locali.

 

Architetture Religiose

Per le sue innumerevoli chiese, cappelle e monasteri, Maratea è anche soprannominata la città delle 44 chiese. Considerando la grandezza del borgo, il numero di architetture religiose risulta sproporzionato, la risposta di questa curiosa faccenda, la si trova nella profonda fede che da sempre contraddistingue la popolazione marateota , in antichità si volle erigere una chiesa in ogni angolo del paese.

 

Chiesa Madre di Santa Maria Maggiore

Chiesa parrocchiale del centro storico perciò viene chiamata semplicemente chiesa madre. Edificata originariamente nel XII-XIV secolo. Nel 1505 furono eseguiti i lavori di ampliamento che hanno portato la chiesa più o meno alle attuali dimensioni. Nel 1700 fu incorporata al coro della chiesa una torre, che oggi costituisce il presbiterio. La chiesa subì notevoli danni nel terremoto del 1857. L'interno si presenta con una navata unica, ricca di opere e dipinti. Nel mese di agosto vi viene celebrata la festività dell'Assunta.

 

Chiesa di San Vito

Antica chiesetta medievale costruita nel X-XI secolo. Fu restaurata nel 1883. Ha una sola navata, in cui si trovano degli antichi sedili lavorati in pietra. All'interno si trovano un altare maggiore e un presbitero del XVI secolo, un affresco di San Rocco, uno di San Biagio e un altro di San Vito anch'essi del XVI secolo. Nel catino absidale si trova invece un affresco della Madonna in trono con Bambino del XIV secolo.

 

Chiesa dell'Annunziata

La chiesa fu realizzata come ampliamento di una cappella del XVI secolo, e le dimensioni attuali furono raggiunte nel 1748. I frequenti lavori delle epoche successive hanno cancellato l'aspetto originale, per far posto all'attuale disegno barocco, con soffitto a botte con crociere a triplice diramazione.

 

Chiesa dell'Addolorata

Facilmente riconoscibile per l’obelisco dell’Addolorata posto nello spiazzo adiacente l’ingresso alla chiesa. Fu consacrata nel 1693. La facciata è in stile barocco, sormontata da una lunetta contenente un affresco della Madonna Addolorata del XVII secolo. Nel timpano trovano posto anche tre campane.

 

Chiesa dell'Immacolata

Una chiesa nella chiesa. Fu costruita nel 1700 sulla precedente chiesa di San Pietro originaria del 1300, quest’ultima si credeva infatti fosse andata perduta, solo durante lavori di restauro si è potuto constatare il suo ritrovamento sotto la Chiesa dell’Immacolata. L’interno presenta un’unica navata con un soffitto affrescato con l’immagine della Madonna Immacolata.

 

Chiesa del Rosario

Fu costruita nel 1575 con il contributo di tutti i cittadini di Maratea, come ricorda una lapide all'interno. Ubicata nel Largo Monastero, la chiesa ha un'unica grande navata, finemente lavorata in stile tardo barocco. Le pareti sono state finemente lavorate in bassorilievo, si possono vedere raffigurati i volti di circa 100 angeli e altre finezze artistiche appartenenti al XVIII secolo.

 

Chiesa di Sant'Antonio

Viene chiamata anche chiesa dei Cappuccini, in quanto faceva parte di un antico convento dei Cappuccini abbandonato nel 1866. Fu edificata nel 1615, la chiesa ha tutte le caratteristiche di sobrietà dell'ordine: non ci sono tracce dei virtuosismi artistici del barocco, il soffitto è realizzato a botte con crociere riquadrate e le navate sono separate da archi a tutto sesto.

Il Convento oggi è sede del Centro Operativo della Sovraintendenza dei Beni Culturali.

 

Queste sono alcune delle chiese sparse su tutto il territorio, se decidi di visitare Maratea prenditi qualche giorno per visitarle tutte, alcune offrono anche un panorama invidiabile.


 


Le spiagge di Maratea

Premessa: E’ vivamente consigliato perlustrare le calette adiacenti, alla ricerca di piccoli anfratti che regalano piscine naturali dalla bellezza particolare dove poter ammirare i colori dell'acqua spaziare dall'azzurro al verde a seconda del tipo di fondale. Infatti si possono trovare tratti di sabbia alternati a tratti di ghiaia rocciosa, qualunque sia la vostra meta scelta, verrete ampiamente ripagati. Ma adesso vediamo le spiagge.

 

La Spiaggia di Fiumicello

Una delle spiagge più frequentate della zona è sicuramente la spiaggia di Fiumicello. Il nome deriva dal torrente Fiumicello che taglia in due la spiaggia, Accerchiata da una fitta vegetazione, la spiaggia e sabbiosa ed è attrezzata anche per famiglie con bambini. L’acqua è limpida e di un azzurro cristallino, la presenza del maestoso scoglio di Calicastro rende lo scenario ancora più suggestivo.

 

Spiaggia di Macarro o Cala Grande

Altra splendida spiaggia quella di Macarro, totalmente avvolta dalla natura qui lo scenario è dei più amati, mare di fronte e natura alle spalle. Nella cala sono presenti due lidi attrezzati con ogni tipo di servizio, lasciando poco spazio alla spiaggia libera.

 

Cala Jannita o Spiaggia Nera

Spiaggia tipica ed insolita dato dal colore nero della sabbia, caratteristica che farebbe pensare ad una possibile origine vulcanica. L’acqua limpida consente di vedere il fondale anche ad alte profondità. Ci sono due lidi attrezzati con ristorante ma anche un bella porzione di spiaggia libera. Piccole grotte da esplorare sul lato destro.

 

Il porto di Maratea

Ogni porto ha sempre quell’atmosfera romantica e pittoresca, anche se in questo caso è molto moderno lasciando poco spazio al passato. Da qui partono numerosi tour alla scoperta di spiagge e angoli incontaminati raggiungibili solo via mare, oppure partecipare all’esplorazione dei meravigliosi fondali, grazie ad escursioni subacquee guidate.

 

Festività

La festa per eccellenza non può che essere la Festa di San Biagio. A causa del custodimento delle sue reliquie e, come narra la leggenda, arrivate in maniera prodigiosa, qui la festa assume una venerazione particolare per il Patrono di Maratea. In suo onore ogni anno viene realizzata una festa che si articola in due processioni terminando la seconda domenica di maggio. Il sabato della prima domenica di maggio la processione vedrà portare a spalla il busto argenteo del santo, dal castello fino al borgo, mentre il giovedì della settimana successiva, la statua sfilerà in processione a Maratea inferiore. La domenica mattina farà rientro al castello coperta da un drappo rosso. Cosa mangiare a Maratea I prodotti locali a Maratea sono diversi.

 

Grotta delle Meraviglie

Pur non essendo molto grande, vale la pena visitare le Grotte delle Meraviglie, una piccola grotta con stalattiti e stalagmiti. Non è un luogo angusto e non si raggiungono profondità eccessive, pertanto se non si è eccessivamente claustrofobici, credo possa essere visitata tranquillamenete. Il tempo per visitarla sono circa 40 minuti e il prezzo è di 5 euro.

 

I Parcheggi


Abbiamo riscontrato un pò di difficoltà nel trovare parcheggio quantomeno comodi per un camper di 7 metri. Per le aree sosta, siamo andati in località Castrocucco di Maratea.


Parcheggi Maratea

Parcheggio: Gps map

Parcheggio: Gps map


Località Castrocucco di Maratea

Area di sosta Riva Riva: Gps map

Area Camper Balai BeachClub: Gps map



 


P.S. Nel corso degli anni, alcuni comuni potrebbero limitare e o negare la sosta ai camper, alcuni parcheggi potrebbero essere stati dirottati verso nuove aree sosta, oppure parcheggi gratuiti al momento della nostra visita, potrebbero richiedere il pagamento a ore o a giornata.



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