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Matera (MT)

  • Immagine del redattore: ivan morosini
    ivan morosini
  • 31 gen 2022
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 27 feb 2022

Oggi vi portiamo a visitare una delle città più antiche del mondo, chiamata anche la città dei Sassi, siamo a Matera situata nell'omonima provincia nella regione Basilicata. La notorietà di Matera è legata alla sua storia, infatti oggi è considerata la terza città più antica al mondo. Il suo territorio custodisce testimonianze d'insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Una storia ultra-millenaria testimoniata dal primo insediamento che risale a circa diecimila anni fa. La città dei Sassi il cui nucleo urbano originario si sviluppò a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia, successivamente modellate in strutture sempre più complesse all'interno di due grandi anfiteatri naturali chiamati: Sasso Caveoso e il Sasso Barisano.


Il lato oscuro di Matera considerata la vergogna d'Italia, ebbene nel 1948, dopo la denuncia di Carlo Levi in “Cristo si è fermato ad Eboli”, il segretario Palmiro Togliatti in visita a Matera definì le condizioni degli abitanti nei Sassi come: La vergogna nazionale. Enormi erano i problemi, dallo stoccaggio delle acque che diventava un problema sempre più grande a quello degli scoli fognari, non vi era neanche un sistema di raccolta dei rifiuti, mentre le famiglie diventavano sempre più numerose arrivando a vivere dalle dieci alle dodici persone dentro umidissimi anfratti edificati nel tufo. Nel 1952 venne varata la legge speciale che sanciva: Gli antichi rioni vanno evacuati e la gente ospitata in nuovi quartieri e borghi.

Una delle più classiche domande è: perché Matera viene chiamata la città dei Sassi?

Sulle origini del nome di questa città vi sono pareri discordanti, l'idea più riconosciuta è quella che identifica la città definita un cumulo di sassi per la particolarità delle sue costruzioni in pietra, formati da edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana e abitati fin dalla preistoria. Oggi con il termine Sassi si intendono i due quartieri principali della città che si chiamano Sasso Barisano e Sasso Caveoso, i due antichissimi insediamenti abitativi costruiti nella roccia tufacea sul fianco del vallone Gravina. Questo affascinante e suggestivo paesaggio davvero unico nel suo genere, ha fatto si che Matera sia stata dichiarata nel 1993 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità e nel 2019 fu nominata Capitale europea della Cultura.


Cosa visitare a Matera:

Casa Noha antica dimora appartenuta all’estinta famiglia nobiliare Noha, per metà scavata nel tufo. Divenuta di recente centro d'informazioni turistiche e documentazione. Sicuramente la prima tappa per chi vuole visitare Matera, attraverso filmati viene spiegata la storia della cittadina lucana, dalla Preistoria a oggi affinché si possa capire bene la visita che poi farete nel resto della città. Una realtà a molti sconosciuta perché poco narrata nella storia.


San Pietro de Veteribus o Chiesa di San Pietro Caveoso, è la più grande chiesa rupestre della città di Matera. Scoperte archeologiche hanno permesso d'individuare il primo impianto rupestre risalente al XII–XIII secolo. Nel corso dei secoli ha subito pesanti modifiche, oggi conserva poco dell'originale. Bellissimo il soffitto in legno affrescato. Ottima la posizione che la colloca incastonata a sporgere sulla gravina nel Sasso Caveoso.


La Casa-Grotta di Vico Solitario: Visitando questa casa Museo, ci si rende conto come si viveva e come erano organizzati gli spazi. Possiamo descriverla come una maxi stanza in cui si svolgeva la vita quotidiana con animali, si hai letto bene, con animali, di solito un mulo utilizzato per raggiungere i campi e le galline per la produzione di uova, oltre ai soliti lavori domestici, una piccola cucina e forse quello che mai avrei pensato, la presenza di una stanza adibita alla raccolta del letame, la cui fermentazione forniva calore alla famiglia. Visita molto suggestiva e interessante per fare un salto nel passato, non poi così lontano.


La Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio: Sorta sull'area di un precedente castello Normanno del X secolo, la cattedrale fu edificata a partire dal 1230 e completata nel 1270. Dall'aspetto esterno molto semplice, mentre l'interno è ricco di affreschi presenti sulla navata centrale, magnifico il tetto dipinto della cattedrale, nicchie contenenti arredi sacri, marmi policromi e molte decorazioni dorate. La si può visitare con una modesta offerta di 1 €.


Materasum Ipogeo: Tour obbligatorio alla scoperta del sottosuolo per capire che sotto i nostri piedi c’è tutta un’altra storia. Situato nel centro storico della città, in questo luogo lo spazio e il tempo si fermano per raccontarti la loro storia, antiche tradizioni e cultura si mescolano in una delle città più antiche al mondo. Esperienza molto suggestiva.


Parco della Murgia Materana: Dopo aver visitato Matera, è doveroso non farsi mancare niente di questo luogo davvero meraviglioso, iniziamo con un'escursione al parco, dopo aver attraversato il ponte tibetano, ci si ritrova immersi subito nella natura incontaminata del Parco Regionale della Murgia Materana. La passeggiata consente di visitare le grotte dove i monaci vivevano e le chiese rupestri uniche e dal valore inestimabile. L'escursione dura più o meno tre ore. Volendo si può prenotare una visita guidata, le sapienti guide sapranno darvi tutte le informazioni sulla storia di questa splendida città.


Belvedere Murgia Timone: Altra tappa assolutamente obbligatoria è il balcone Belvedere Murgia Timone, posizionato sul versante opposto proprio di fronte alla città di Matera, attendere l'inizio del tramonto che sancisce l'accensione delle luci del paese, tutte le luci arancioni accese offrono uno spettacolo che toglie il fiato trasformando Matera in un presepe.

Cripta del Peccato Originale: La Cripta del Peccato Originale era il luogo culturale di un monastero rupestre benedettino del periodo longobardo. L'origine della chiesa, scavata nella roccia lungo la parete della Gravina di Picciano è collocata nel periodo compreso tra l' VIII e il IX secolo, impreziosita da un ciclo di affreschi che descrivono le triarchie degli Apostoli, della Vergine Regina e degli Arcangeli, opere dell’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera.

Per un periodo la chiesa viene abbandonata, viene menzionata su degli appunti di Domenico Ridola, chiamata come grotta dei Cento Santi, dal racconto del pastore che l'aveva utilizzata come ricovero per se stesso e per i propri animali. Ritrovata il 1º maggio 1963 dai soci del circolo La Scaletta e sottoposta a lavori di restauro. Prenotazione obbligatoria.


Chiesa San Giovanni Battista: È stata la prima struttura sacra a sorgere fuori dalle mura della città, edificata nel 1230 sopra una vecchia chiesetta denominata al tempo Santa Maria Nuova, e terminata nel 1233. Dalla facciata quasi arabeggiante con un portale di rara bellezza. L'interno ha poco a che vedere con l'esterno risulta essere molto semplice, avvolto da una luce che le conferisce un alone di mistero. Durante la guerra d'Otranto nel 1480 venne abbandonata, solo nel 1695 fu riaperta al culto e intitolata a San Giovanni Battista. Stupendi i capitelli con molteplici motivi.


Museo Musma di Matera: All'interno del Palazzo Pomarici del XVI secolo, il MUSMA è l'unico museo in grotta al mondo e il più importante museo italiano interamente dedicato alla scultura.


La Basilica venne progettata e fatta costruire, tra il 1668 e il 1672, da frate Francesco da Copertino su richiesta dell'arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, oggi ospita il Museo Nazionale d'arte Medioevale e Moderna. Al suo interno espone il pezzo più famoso e importante, il grande dipinto Lucania 61 di Carlo Levi, che racconta Matera. Davanti all'ingresso è posta la scultura "La Goccia" di Kengiro Azuma.


Chiesa di Santa Lucia e Agata alla Fontana, la sua costruzione fu ultimata nel 1797.

Convento di Sant'Agostino, monumento nazionale situato nel Sasso Barisano e sorto nel 1593.

Santuario della Madonna della Palomba, un piccolo santuario, alla destra dell'altare maggiore, si accede nella chiesa antica che fu refettorio e cucina dei pellegrini risalenti ai primi secoli del millennio scorso.

Chiesa di San Francesco d'Assisi, ricostruita quasi completamente nel 1670 in stile barocco

Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, contiene materiale proveniente dal territorio materano, svolge un particolare interesse per lo studio della preistoria nell'Italia meridionale.

Museo Diocesano, inaugurato nel 2011, si sviluppa in tre sale in cui sono esposte opere datate tra l'XI e il XIX secolo. A Matera c'è tanto da visitare e queste sono alcune delle attrazioni che offre.

Chiese rupestri, sono edifici scavati nella roccia inizialmente nate come strutture religiose, nel corso dei secoli hanno subito diverse trasformazioni d'uso, diventando abitazioni o ricoveri per animali. Un'importante testimonianza della presenza di comunità di monaci benedettini, longobardi e bizantini.


Cosa mangiare:

Crapiata, classica zuppa contadina, un misto di legumi e cereali con piselli, fave, ceci, grano, farro, lenticchie, fagioli, cicerchie, patate novelle, sedano, cipolla, pomodorini e carota.

La Pignata piatto a base di carne di pecora che insieme a patate, cipolle, pomodori e soppressata, viene cucinata per diverse ore in un recipiente di terracotta detto appunto Pignata o se piccola Pignatidd.

I Gnimmeredd, sono involtini di frattaglie miste di agnello o capretto da latte strette all’interno del loro stesso budello, insieme a foglie di prezzemolo, sale e spezie.

Le Strazzate sono un dolce tipico materano, dolcetti friabili con uova e mandorle, le varianti prevedono l'aggiunta di cannella, cioccolato o caffè, preparato principalmente in occasione delle festività natalizie.


Area camper kartodromo Matera: Gps map

Parcheggio Via Carlo Levi: Gps map gratuito con fontanella e un'area pic-nic.

Parcheggio Camper: Gps map 0,50€ ad ora.






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