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- Lago di Fiastra e Lame Rosse (MC)
Oggi vi portiamo a visitare il Lago di Fiastra e percorreremo il sentiero che porta alle Lame Rosse. Ci troviamo a Fiastra sui Monti Sibillini in provincia di Macerata nella regione Marche. Il lago di Fiastra è un lago artificiale i cui lavori sono iniziati nel 1949 e terminati nel 1955 allo scopo di fornire energia elettrica nella Vallata del Fiastrone. Le acque cristalline e trasparenti, una spiaggia con sabbia bianca, tavoli e panche per fare il classico picnic in un luogo davvero spettacolare, che dire di più se non una vera chicca. Partiamo col dire che ci sono due parcheggi entrambi comodi visibili Qui , uno il parcheggio sentiero Lame Rosse, l'altro è il parcheggio diga dove abbiamo sostato noi, si consiglia di accedervi provenendo dalla diga dopo una piccola salita sarete arrivati a destinazione, proprio adiacente al parcheggio è presente un'area dedicata al picnic con tavoli e sedie per mangiare in riva al lago e godersi il panorama. Dal parcheggio si può ammirare uno splendido tramonto. Passata la notte tranquilla sotto un cielo stellato, alla mattina iniziamo la nostra passeggiata. Il sentiero delle Lame Rosse: I due parcheggi distano a 500 metri per il parcheggio diga mentre l'altro 800 metri dall'inizio del sentiero. Le Lame Rosse di Fiastra è uno dei luoghi più conosciuti e affascinanti, frequentato da migliaia di visitatori durante la bella stagione e rappresenta sicuramente uno dei geositi più interessanti e affascinanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Sono formazioni a forma di pinnacoli con torri costituite da ghiaia tenuta insieme da argilla e limi. Il risultato di secoli di erosione da parte dalle acque superficiali che, sciogliendo il calcare le hanno conferito la forma attuale. Il percorso si estende su una lunghezza di circa 7 chilometri tra andata e ritorno e un dislivello di circa 200 metri, il tempo di percorrenza totale è di circa 3 ore / 3 ore e mezzo. Adatto alla maggior parte delle persone, il sentiero è suddiviso in due parti, si incomincia a camminare sullo sterrato e successivamente sul pietrisco il tutto prevalentemente all'ombra della vegetazione circostante. Arriviamo al tratto finale lungo il Fosso della Regina, qui vi aspetta la parte più difficoltosa della percorso, no, non spaventatevi, ci troviamo davanti una salita un pochino ripida ma la difficoltà è dovuta al fondo ghiaioso, un po' come camminare normalmente sulla sabbia, fidatevi la fatica sarà ricompensata. Consigliabile l'uso di scarponi e bastoni da trekking, anche se noi siamo saliti tranquillamente con le scarpe da ginnastica. Attenzione molto importante: Arrivati sotto la formazione è sconsigliato mettersi al di sotto di queste, risalire le piccole valli di ghiaia che sono di per se già fragili. Due sono le motivazioni, uno per evitare così un ulteriore erosione che già naturalmente è presente in questo magnifico luogo, l'altra per una questione di sicurezza, sia vostra che delle persone presenti. Nelle vicinanze: Le Gole dell’Infernaccio: Scavate dal fiume Tenna tra il Monte Sibilla e il Monte Priora sui Monti Sibillini. Sono tra le gole più suggestive dell'Appennino umbro-marchigiano e pur essendo di rara bellezza vengono chiamate le gole dell'Infernaccio. Qui si possono intraprendere belle passeggiata immersi nella natura, lungo il sentiero si può ammirare il Lago dell'infernaccio e il Tempio della Sibilla. Parco Avventura Lago di Fiastra : Questo parco avventura richiede una altezza minima di 130 cm, adatto più per ragazzi e adulti. Infatti si ha a disposizione solo un percorso caratterizzato da sentieri a terra percorribili a piedi e da passaggi sospesi sopra gli alberi come teleferiche, ponti tibetani e ponti di corde. Se cerchi l'adrenalina allora preparati alla teleferica che attraverserà una parte del lago. Vi è anche un percorso per i bambini più piccoli, ma sempre con altezza minima di 130 cm, il percorso kids è meno impegnativo e più adatto a loro. Castello Pallotta: Edificato intorno alla seconda metà del IX secolo sulle pendici del colle Colcù nel comune di Caldarola piccolo borgo medioevale. Attualmente chiuso dopo il terremoto, pur essendo riuscito a resistere alla micidiale scossa del sesto grado delle 3.36 del il 24 agosto, non ha retto a quelle successive, il 26 ottobre 2016 ha dovuto chiudere per questioni di sicurezza. Il giardino delle farfalle : Una piccola oasi naturalistica gestita sapientemente da Fabiana e Patrizio. La loro preparazione consente ai visitatori di familiarizzare con il mondo delle farfalle e molto altro. Meraviglioso il posto avvolto nella natura, una meta da non perdere soprattutto per le famiglie. Degustazione prodotti tipici, pane e pizza su forno a legna, ristorazione e ceffetteria, non manca proprio niente. Grotta dei Frati : Per gli amanti del trekking proseguendo il sentiero delle Lame Rosse si arriva alla grotta dei frati, un luogo davvero particolare totalmente immerso nella natura che con l'aiuto di pochi volontari cercano di rendere onore ad un luogo di preghiera storico. Parcherggio Diga: Gps map Parcheggio sentiero delle Lame Rosse: Gps map Area sosta camper: Gps map carico scarico gratis, pochi posti disponibili. Area sosta camper Boccioni: Gps map R&B camping : Gps map
- Saludecio (RN)
Oggi vi portiamo a visitare Saludecio, un piccolo paesino in provincia di Rimini nella regione Emilia-Romagna. Il paese è stato roccaforte malatestiana situata al centro di una corona di castelli difensivi, ultimo baluardo riminese contro la vicina Urbino dei Montefeltro. Dopo aver visitato Dozza era doveroso visitare anche Saludecio, cos'hanno in comune le due cittadine ? Entrambi sono conosciute come le città dei Murales, tantissime sono le facciate delle case dove artisti pittori si sono cimentati in vere opere d'arte. Parcheggiato il camper adiacente il campetto di calcio, ci avviamo verso l'ingresso principale al borgo attraverso la Porta Marina edificata nel XIV secolo che accede alla piazza del vecchio borgo. Camminando per i vicoli numerosi sono i dipinti raffiguranti momenti di storia, ci rendiamo conto della bravura che alcune persone hanno nelle loro mani. La storia dei dipinti: A partire dal 1991 in occasione del 800 Festival, artisti provenienti da ogni dove si esibiscono nella Street Art. In occasione del festival il pubblico sarà a stretto contatto con gli artisti, vederli di persona creare con le loro mani dipinti fantastici rende ancor di più la sensazione di aver in qualche modo partecipato all'evento. Disegni che ogni anno si aggiungono ai precedenti o sostituiti perché rovinati degli eventi atmosferici. Tutti i Murales hanno come ricorrenza la scoperta delle invenzioni dell’800. Percorrendo i vicoli del piccolo borgo si possono osservare oltre 50 dipinti. Svariati sono i temi raffigurati nei Murales, dalla nascita del cinema, la macchina, all'ecologia, la carta igienica, la Pizza Margherita, i pantaloni jeans Levi's, il reggicalze e tanto altro. Eccovi una carrellata di alcuni Murales. Ti leggo nella mente, so cosa stai pensando, sono veramente belli. Per la sua tradizione artistica del “ muro dipinto ” è stato conferito a Saludecio, l'iscrizione a pieno titolo nell’Associazione Italiana dei Paesi Dipinti. Cosa fare a Saludecio: Ovviamente passeggiare tra gli stretti vicoli del borgo alla scoperta di angoli nascosti ma ricchi di carattere e alla ricerca del dipinto che più ci colpisce. Museo di Saludecio e del Beato Amato: Un Museo d'arte sacra dalla particolare aurea, attraverso oltre 300 opere tra reperti archeologici, suppellettili ecclesiastiche, dipinti, sculture, si racconta la storia della comunità di Saludecio. Chiesa Parrocchiale di San Biagio: La prima citazione della pieve di Saludecio, attestata con il titolo di pieve di San Laudizio, risale al 1014. All'interno riposano le spoglie di Sant'Amato Ronconi, persona devotissima e molto venerata in zona. Congregazione delle Sorelle dell'Immacolata: La “ Casa di Spiritualità Don Masi ” situata all'interno dell’antico monastero di Saludecio, animata dalle Sorelle dell’Immacolata la casa vuole essere un luogo dove poter fare esperienza di ascolto, preghiera e di riflessione. Luogo davvero accogliente, camere ampie e spaziose, ottima la cucina e le suore super gentilissime. Chiesa e Convento dei Gerolomini: Fondato nel 1640 dal Beato Cipriano Mosconi dell’ordine dei frati Gerolomini. All'interno si conservano alcune opere del XVII secolo, recentemente sono stati scoperte tracce di affreschi non ancora identificati e datati. Belvedere il balcone panoramico verso il mare che ingloba il Monumento ai Caduti del 1928 raggiungibile attraversando il borgo passando dalla Porta montanara del XIV secolo, oppure dopo una passeggiata lungo le mura sotto gli alberi di tiglio. Adiacente le mura un parco giochi per piccoli e una percorso fitness attrezzato. Nei dintorni: L'Osservatorio astronomico di Saludecio si trova a 5 km nella campagna di Santa Maria del Monte. Qui troviamo due telescopi che scrutano il cielo, uno a disposizione del pubblico, l'altro dedicato alla ricerca scientifica. Un esperienza davvero interessante. Castello di Meleto: Affascinante borgo fortificato considerato il balcone sull'Adriatico per la posizione collinare sulle vallate del Tavollo e del Foglia. Il borgo di Meleto risale al VI secolo. Grotte di Onferno: Siete pronti a trascorrere una piacevole avventura in una grotta buia tra pipistrelli ? Allora le Grotte di Onferno è quello che fa per voi. La visita si svolge a piedi con caschetti e luce incorporata come dei veri speleologi. Nate dall'erosione del torrente sotterraneo che per millenni ha levigato la roccia fino a una profondità di 70 metri. Acqua che scorre ancora copiosa in alcuni periodi dell'anno. Si percorrono sale e strettoie si possono vedere cristalli di gesso e concrezioni di calcare. Adatto ai bambini un po meno per chi soffre di claustrofobia. P.S. Sono anche conosciute per ospitare la più grande colonia di pipistrelli della nazione, si hai letto bene, la più grande con ben 8000 pipistrelli appartenenti a 6 specie differenti. Parcheggio Grotte: Gps map Eventi: L'evento più importante non poteva che essere che l' 800 Festival , si svolge annualmente nella prima decade di agosto, il borgo di Saludecio rivive il XIX secolo, epoca in cui si guadagnò l’appellativo di “ capitale della Valconca ”. Ad animare le vie del paese, musica, balli, teatro, spettacoli, botteghe, gendarmi e brigati, mercatini e tanto altro, il tutto in un contesto ottocentesco. Altra manifestazione interessante, la Saluserbe nata nel 1988 si svolge i primi di giugno, festa dedicata all'insegna del verde, parola d'ordine: tutti prodotti di coltivazione biologica, dall'alimentazione alla cosmetica con un occhio di riguardo all'ambiente. Parcheggio sterrato campetto sportivo: Gps map Parcheggio: Gps map
- Il Parco dei Mostri Bomarzo (VT)
Oggi vi portiamo a visitare uno dei parchi più strani o quantomeno uno dei più curiosi, stiamo parlando del Parco dei Mostri , denominato anche Sacro Bosco o Villa delle Meraviglie di Bomarzo. Ci troviamo a Bomarzo un piccolo borgo medioevale in provincia di Viterbo nella regione Lazio. Le particolarità di questo parco naturale sono legate non solo alle numerose sculture in basalto risalenti al lontano XVI secolo ritraenti animali mitologici, divinità, mostri e i testi contenuti con i loro significati, ma anche il motivo della realizzazione. Ideato dall'architetto ed antiquario Pirro Ligorio, su commissione del Principe Pier Francesco Orsini, con grande abilità visionaria fece creare un luogo che potremmo assolutamente descrivere come grottesco. Orsini lo chiamava semplicemente " boschetto " e lo dedicò alla moglie, Giulia Farnese. Nel corso degli anni sono stati tanti gli studiosi e gli appassionati che hanno cercato di svelare i misteri celati di questo complesso artistico, purtroppo senza grandi risultati, apparentemente non facili da interpretare, le figure, gli spazi e le iscrizioni del Parco dei Mostri non corrisponderebbero a una sola logica, bensì un sistema complesso d'interpretazioni, come la frase incisa su di un pilastro: Sol per sfogare il core, da molti attribuita alla scomparsa della moglie Giulia Farnese nel 1552. Nel fitto bosco si possono incontrare mostri di ogni genere, statue mitologiche ed enigmatiche, architetture impossibili come la casa storta, un tempietto funebre con tanto di cupola e simboli alchemici, insomma davvero difficile decifrare quello che il Principe Orsini volesse trasmettere. Secondo alcuni, sono le tappe di un itinerario di matrice alchemica. Storici e filologi hanno fatto parecchi tentativi per spiegare il labirinto di simboli, trovando collegamenti ad antichi temi e motivi della letteratura rinascimentale, attualmente sono rimasti troppi i però, talmente tanti misteri che uno schema interpretativo strettamente personale del Principe Orsini, potrebbe non essere nemmeno trovato. Probabilmente l'intenzione dello stesso Orsini, era quello di rendere ambiguo il significato della sua opera, come si può dedurre dall’iscrizione sulla base della sfinge posta all’ingresso del Boschetto: Tu ch’entri qua pon mente parte a parte et dimmi poi se tante meraviglie sien fatte per inganno o pur per arte. Sono molte le frasi dal significato interpretabile: Voi che pel mondo gite errando vaghi di veder meraviglie alte et stupende venite qua, dove son facce horrende, elefanti, leoni, orchi et draghi . I lavori per la realizzazione del parco iniziarono nel 1550 e terminarono intorno al 1580. Dopo la morte del Principe Orsini, il 28 gennaio 1585, secondo la sua volontà, fu sepolto nella chiesa parrocchiale. Il parco rimase abbandonato per un lungo periodo, la mancanza di manutenzione fece si che la vegetazione del bosco prese il sopravvento. Negli anni bui il parco venne utilizzato da pastori per far pascolare gli animali. Molteplici furono i passaggi di proprietà, ma solo nel 1954, quando la coppia Giancarlo e Tina Severi Bettini acquistarono i terreni, e a proprie spese iniziarono i lavori di restauro che comprendevano: la recinzione dell'area, il recupero delle sculture coperte dalla vegetazione, alcune vennero addirittura dissotterrate, ripulite e assemblate, si passò all'abbattimento di alberi e al recupero dei sentieri per renderlo il più identico possibile al disegno originale. È solo grazie a loro se oggi possiamo visitare un luogo davvero particolare. Gli stessi sono sepolti nel tempietto interno al parco, dove forse è anche il sepolcro di Giulia Farnese. Nei dintorni: Castello Orsini Vicino al bellissimo parco dei mostri a Soriano nel Cimino, nella parte più alta del paese sorge il castello Orsini, costruito a partire dal XIII secolo, nel tempo è stato ampliato e modificato arrivando ai giorni nostri in buone condizioni di conservazione. Affreschi e stanze ben tenute ma prive di arredamento d'epoca. La presenza di poltrone moderne in alcune sale del castello dimostrano l'utilizzo dedicato ad eventi. Dalle mura si ammira uno splendido panorama sul borgo stesso e sulle colline circostanti. Parcheggio: Gps map . Piramide Etrusca di Bomarzo Un luogo magico immerso nella natura, lungo il percorso non molto segnalato si possono vedere le cascate di Fosso Castello attraverso la valle dei Mulini, la terrazza panoramica fino al raggiungimento del complesso di Santa Cecilia e la Piramide Etrusca. Unica nel suo genere, con un ricco mistero ancora tutto da decifrare. La presenza di Croci originali dei Templari sono incise sia sui massi che al lato della piramide. Dopo il Parco dei Mostri anche questo luogo merita uno studio approfondito, chissà mai che non riservi qualche storica sorpresa. Un luogo sacro da rispettare e salvaguardare con la massima cura e attenzione. Parcheggio presso il campetto di calcio: Gps map , più comodo come parcheggio, scomodo in quanto si trova a meta del sentiero con attrazioni da entrambi le parti. In alternativa è possibile parcheggiare lungo S.P 151 Ortana: Gps map dove inizia il sentiero. Vitorchiano: Borgo medioevale davvero stupendo ai piedi dei Monti Cimini. L'antico borgo, noto per le attività legate all'estrazione e lavorazione del peperino, roccia magmatica tipica della zona. A Vitorchiano è presente l’unica statua Moai al di fuori dell’isola di Pasqua, scolpita a mano dai discendenti nativi dell'isola, posizionata ai margini del paese, una scultura così importatane meriterebbe un luogo più consono. Area sosta camper di Vitorchiano: Gps map . Faggeta del Monte Cimino: Consiglio una passeggiata nella parte più alta del Monte Cimino dove sorge la faggeta con relativo parcheggio: Gps map . Sentieri molto ben segnalati, adatto anche alle famiglie con bimbi, possibilità di fare picnic, in alternativa una piccola baita dove potersi rifocillare. Orte sotterranea : Una vera e propria città sotterranea, al suo interno è possibile trovare: magazzini, depositi, cantine, stalle, le colombaie, alcuni vani adibiti ad abitazione e laboratori artigianali, il cunicolo principale è stato concepito a partire dal VI-V secolo a.C., come mezzo di recupero dell'acqua piovana. Un luogo assolutamente da visitare. La bellezza del posto viene esaltata dalla professionalità della guida nel raccontare con passione la storia del sito, rendendo la visita ancora più suggestiva. Solo parcheggio: Gps map . La visita al parco dei Mostri è consigliatissima, i prezzi per visitarlo non sono proprio a buon mercato, considerando che arte e cultura dovrebbero essere accessibili a tutti a prezzi modici. Informazioni e prezzi: www.sacrobosco.eu Parcheggio camper: Gps map , in alternativa è consentito parcheggiare all'interno del parco, durante gli orari di apertura. Gps map
- Matera (MT)
Oggi vi portiamo a visitare una delle città più antiche del mondo, chiamata anche la città dei Sassi, siamo a Matera situata nell'omonima provincia nella regione Basilicata. La notorietà di Matera è legata alla sua storia, infatti oggi è considerata la terza città più antica al mondo. Il suo territorio custodisce testimonianze d'insediamenti umani a partire dal paleolitico e senza interruzioni fino ai nostri giorni. Una storia ultra-millenaria testimoniata dal primo insediamento che risale a circa diecimila anni fa. La città dei Sassi il cui nucleo urbano originario si sviluppò a partire dalle grotte naturali scavate nella roccia, successivamente modellate in strutture sempre più complesse all'interno di due grandi anfiteatri naturali chiamati: Sasso Caveoso e il Sasso Barisano. Il lato oscuro di Matera considerata la vergogna d'Italia, ebbene nel 1948, dopo la denuncia di Carlo Levi in “ Cristo si è fermato ad Eboli ”, il segretario Palmiro Togliatti in visita a Matera definì le condizioni degli abitanti nei Sassi come: La vergogna nazionale . Enormi erano i problemi, dallo stoccaggio delle acque che diventava un problema sempre più grande a quello degli scoli fognari, non vi era neanche un sistema di raccolta dei rifiuti, mentre le famiglie diventavano sempre più numerose arrivando a vivere dalle dieci alle dodici persone dentro umidissimi anfratti edificati nel tufo. Nel 1952 venne varata la legge speciale che sanciva: Gli antichi rioni vanno evacuati e la gente ospitata in nuovi quartieri e borghi. Una delle più classiche domande è: perché Matera viene chiamata la città dei Sassi? Sulle origini del nome di questa città vi sono pareri discordanti, l'idea più riconosciuta è quella che identifica la città definita un cumulo di sassi per la particolarità delle sue costruzioni in pietra, formati da edifici e architetture rupestri scavati nella roccia della Murgia materana e abitati fin dalla preistoria. Oggi con il termine Sassi si intendono i due quartieri principali della città che si chiamano Sasso Barisano e Sasso Caveoso, i due antichissimi insediamenti abitativi costruiti nella roccia tufacea sul fianco del vallone Gravina. Questo affascinante e suggestivo paesaggio davvero unico nel suo genere, ha fatto si che Matera sia stata dichiarata nel 1993 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità e nel 2019 fu nominata Capitale europea della Cultura. Cosa visitare a Matera: Casa Noha antica dimora appartenuta all’estinta famiglia nobiliare Noha, per metà scavata nel tufo. Divenuta di recente centro d'informazioni turistiche e documentazione. Sicuramente la prima tappa per chi vuole visitare Matera, attraverso filmati viene spiegata la storia della cittadina lucana, dalla Preistoria a oggi affinché si possa capire bene la visita che poi farete nel resto della città. Una realtà a molti sconosciuta perché poco narrata nella storia. San Pietro de Veteribus o Chiesa di San Pietro Caveoso , è la più grande chiesa rupestre della città di Matera. Scoperte archeologiche hanno permesso d'individuare il primo impianto rupestre risalente al XII–XIII secolo. Nel corso dei secoli ha subito pesanti modifiche, oggi conserva poco dell'originale. Bellissimo il soffitto in legno affrescato. Ottima la posizione che la colloca incastonata a sporgere sulla gravina nel Sasso Caveoso. La Casa-Grotta di Vico Solitario : Visitando questa casa Museo, ci si rende conto come si viveva e come erano organizzati gli spazi. Possiamo descriverla come una maxi stanza in cui si svolgeva la vita quotidiana con animali, si hai letto bene, con animali, di solito un mulo utilizzato per raggiungere i campi e le galline per la produzione di uova, oltre ai soliti lavori domestici, una piccola cucina e forse quello che mai avrei pensato, la presenza di una stanza adibita alla raccolta del letame, la cui fermentazione forniva calore alla famiglia. Visita molto suggestiva e interessante per fare un salto nel passato, non poi così lontano. La Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant’Eustachio: Sorta sull'area di un precedente castello Normanno del X secolo, la cattedrale fu edificata a partire dal 1230 e completata nel 1270. Dall'aspetto esterno molto semplice, mentre l'interno è ricco di affreschi presenti sulla navata centrale, magnifico il tetto dipinto della cattedrale, nicchie contenenti arredi sacri, marmi policromi e molte decorazioni dorate. La si può visitare con una modesta offerta di 1 €. Materasum Ipogeo : Tour obbligatorio alla scoperta del sottosuolo per capire che sotto i nostri piedi c’è tutta un’altra storia. Situato nel centro storico della città, in questo luogo lo spazio e il tempo si fermano per raccontarti la loro storia, antiche tradizioni e cultura si mescolano in una delle città più antiche al mondo. Esperienza molto suggestiva. Parco della Murgia Materana : Dopo aver visitato Matera, è doveroso non farsi mancare niente di questo luogo davvero meraviglioso, iniziamo con un'escursione al parco, dopo aver attraversato il ponte tibetano, ci si ritrova immersi subito nella natura incontaminata del Parco Regionale della Murgia Materana. La passeggiata consente di visitare le grotte dove i monaci vivevano e le chiese rupestri uniche e dal valore inestimabile. L'escursione dura più o meno tre ore. Volendo si può prenotare una visita guidata, le sapienti guide sapranno darvi tutte le informazioni sulla storia di questa splendida città. Belvedere Murgia Timone : Altra tappa assolutamente obbligatoria è il balcone Belvedere Murgia Timone, posizionato sul versante opposto proprio di fronte alla città di Matera, attendere l'inizio del tramonto che sancisce l'accensione delle luci del paese, tutte le luci arancioni accese offrono uno spettacolo che toglie il fiato trasformando Matera in un presepe. Cripta del Peccato Originale: La Cripta del Peccato Originale era il luogo culturale di un monastero rupestre benedettino del periodo longobardo. L'origine della chiesa, scavata nella roccia lungo la parete della Gravina di Picciano è collocata nel periodo compreso tra l' VIII e il IX secolo, impreziosita da un ciclo di affreschi che descrivono le triarchie degli Apostoli , della Vergine Regina e degli Arcangeli , opere dell’artista noto come il Pittore dei Fiori di Matera . Per un periodo la chiesa viene abbandonata, viene menzionata su degli appunti di Domenico Ridola, chiamata come grotta dei Cento Santi, dal racconto del pastore che l'aveva utilizzata come ricovero per se stesso e per i propri animali. Ritrovata il 1º maggio 1963 dai soci del circolo La Scaletta e sottoposta a lavori di restauro. Prenotazione obbligatoria. Chiesa San Giovanni Battista: È stata la prima struttura sacra a sorgere fuori dalle mura della città, edificata nel 1230 sopra una vecchia chiesetta denominata al tempo Santa Maria Nuova, e terminata nel 1233. Dalla facciata quasi arabeggiante con un portale di rara bellezza. L'interno ha poco a che vedere con l'esterno risulta essere molto semplice, avvolto da una luce che le conferisce un alone di mistero. Durante la guerra d'Otranto nel 1480 venne abbandonata, solo nel 1695 fu riaperta al culto e intitolata a San Giovanni Battista. Stupendi i capitelli con molteplici motivi. Museo Musma di Matera : All'interno del Palazzo Pomarici del XVI secolo, il MUSMA è l'unico museo in grotta al mondo e il più importante museo italiano interamente dedicato alla scultura. Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata Palazzo Lanfranchi . La Basilica venne progettata e fatta costruire, tra il 1668 e il 1672, da frate Francesco da Copertino su richiesta dell'arcivescovo Vincenzo Lanfranchi, oggi ospita il Museo Nazionale d'arte Medioevale e Moderna. Al suo interno espone il pezzo più famoso e importante, il grande dipinto Lucania 61 di Carlo Levi, che racconta Matera. Davanti all'ingresso è posta la scultura "La Goccia" di Kengiro Azuma. Chiesa di Santa Lucia e Agata alla Fontana , la sua costruzione fu ultimata nel 1797. Convento di Sant'Agostino , monumento nazionale situato nel Sasso Barisano e sorto nel 1593. Santuario della Madonna della Palomba, un piccolo santuario, alla destra dell'altare maggiore, si accede nella chiesa antica che fu refettorio e cucina dei pellegrini risalenti ai primi secoli del millennio scorso. Chiesa di San Francesco d'Assisi , ricostruita quasi completamente nel 1670 in stile barocco Museo archeologico nazionale Domenico Ridola, contiene materiale proveniente dal territorio materano, svolge un particolare interesse per lo studio della preistoria nell'Italia meridionale. Museo Diocesano , inaugurato nel 2011, si sviluppa in tre sale in cui sono esposte opere datate tra l'XI e il XIX secolo. A Matera c'è tanto da visitare e queste sono alcune delle attrazioni che offre. Chiese rupestri, sono edifici scavati nella roccia inizialmente nate come strutture religiose, nel corso dei secoli hanno subito diverse trasformazioni d'uso, diventando abitazioni o ricoveri per animali. Un'importante testimonianza della presenza di comunità di monaci benedettini, longobardi e bizantini. Cosa mangiare: Crapiata, classica zuppa contadina, un misto di legumi e cereali con piselli, fave, ceci, grano, farro, lenticchie, fagioli, cicerchie, patate novelle, sedano, cipolla, pomodorini e carota. La Pignata piatto a base di carne di pecora che insieme a patate, cipolle, pomodori e soppressata, viene cucinata per diverse ore in un recipiente di terracotta detto appunto Pignata o se piccola Pignatidd. I Gnimmeredd, sono involtini di frattaglie miste di agnello o capretto da latte strette all’interno del loro stesso budello, insieme a foglie di prezzemolo, sale e spezie. Le Strazzate sono un dolce tipico materano, dolcetti friabili con uova e mandorle, le varianti prevedono l'aggiunta di cannella, cioccolato o caffè, preparato principalmente in occasione delle festività natalizie. Area Camper Masseria Radogna : Gps map Area camper Matera : Gps map Area camper kartodromo Matera: Gps map Agriturismo Masseria del Pantaleone : Gps map Parcheggio Via Carlo Levi: Gps map gratuito con fontanella e un'area pic-nic. Parcheggio Camper: Gps map 0,50€ ad ora.
- San Gimignano (SI)
Oggi vi portiamo a visitare la Manhattan del Medioevo, cosi viene spesso definita San Gimignano, con le sue torri che svettano in alto, sembrano i grattacieli della città americana, ci troviamo in provincia di Siena nella regione Toscana. All’epoca del suo massimo splendore San Gimignano contava ben 72 torri, edificate dalle famiglie nobili che a quell’epoca era un simbolo di potere. Attualmente ne rimangono solo 14 e l’atmosfera che avvolge il borgo è tipicamente medievale in grado di affascinare tutti i turisti provenienti da tutto il mondo, non a caso, la città è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO . San Gimignano è circondato dalle Mura, un opera di architettura militare costruita a scaglioni a partire dalla fine del X secolo. L'ampliamento successivo risale al XII secolo, periodo dove il commercio anche grazie alla vicina Via Francigena iniziava a espandersi. La lunghezza totale delle Mura misura ben 2176 metri, l'accesso al borgo avviene tramite le cinque porte principali: Porta San Matteo, Porta San Giovanni, Porta San Jacopo, Porta Quercecchio e Porta delle Fonti. Un po' di storia: San Gimignano sorge su un colle a 324 m s.l.m sull'alta Val d'Elsa, i primi insediamenti risalgono al periodo etrusco III secolo a.C. La città si trova su una delle direttrici della via Francigena che l'aiutò a crescere economicamente diventando un centro emergente, con una politica di espansione territoriale e una significativa crescita delle attività commerciali. Nel 1199, nel pieno del suo splendore economico guadagnò la propria indipendenza comunale. Il XIII secolo, fu il periodo buio della città, già travagliata dalle guerre interne con le vicine Firenze e Siena, venne pesantemente colpita nel 1348 dalla peste nera e dalla carestia decimando gran parte della popolazione. Nel 1351 la città stremata si consegnò spontaneamente a Firenze, rinunciando alla propria autonomia. San Gimignano oggi deve la sua notorietà alle torri medievali che ancora svettano sul suo panorama, delle 72 tra torri e case-torri esistenti nel periodo d'oro, già nel 1580 ne restavano 25, oggi se ne contano solo 14, alcune sono state capitozzate. Perché tante torri ? A cosa servivano ? Queste sono le domande che più ci si pone, era la dimostrazione della propria potenza familiare attraverso le torri, più alta era la torre, più la famiglia era potente, nel 1255 una legge vietò ai privati di erigere torri più alte dell'antica torre Rognosa chiamata anche torre Grossa, alta 54 metri. Le due famiglie più importanti del periodo gli Ardinghelli e Salvucci, vollero comunque dimostrare la loro superiorità senza infrangere la legge, fecero costruire due torri poco più basse di quasi uguale grandezza. Le torri rimaste: Campanile della Collegiata di San Gimignano, Torri degli Ardinghelli, Torre dei Becci, Torre Campatelli, Torre Chigi, Torre dei Cugnanesi, Torre del Diavolo, Torre Ficherelli Torre Grossa, Torre di Palazzo Pellari, Casa-torre Pesciolini, Torre Pettini,Torre Rognosa, Torri dei Salvucci. Cosa visitare: La Basilica collegiata di Santa Maria Assunta: Conosciuta anche come il Duomo di San Gimignano, eretta nel 1056 circa e consacrata nel 1148. La prima ristrutturazione è datata 1239, successivamente nel 1460 venne ingrandita su progetto di Giuliano da Maiano. Costruita su tre navate, illustri pittori della scuola senese del XIV secolo, hanno interamente dipinto tutte le pareti con affreschi che raccontano le storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Favolosi gli affreschi di Domenico Ghirlandaio del 1475. Nascosti nel transetto il Crocifisso ligneo policromo del 1200 e la Cappella di Santa Fina che ne conserva le reliquie. Piazza del Duomo a San Gimignano: Di forma triangolare, la piazza deve il nome alla cisterna duecentesca al centro di essa. Circondata da palazzi nobiliari e torri medioevali, la piazza si presenta con una pavimentazione in mattoni posizionati a lisca di pesce. Alla mattina presto o sera tarda quando il flusso di turisti è meno frequente, si percepisce ancora l'atmosfera di quei tempi, l'eta' dei Comuni. Nella piazza sono presenti diversi Ristoranti, Bar e Gelaterie. Museo della tortura e di criminologia medioevale di San Gimignano: Esposizione suddivisa in due sedi a poca distanza l'una dall'altra, così differenziata: la prima dedicata all'inquisizione, la seconda alla pena di morte. Tantissimi sono i musei della tortura che abbiamo visitato, strumenti creati per portare i malcapitati al limite della sopportazione umana, spesso la loro morte era lenta e dolorosa. Molti conoscono i soliti strumenti di tortura, dalla Vergine di Norimberga, la Ghigliottina, la Sedia Inquisitoria, il Banco di Stiramento e la Cintura di Castità. L'esposizione comprende pezzi d’eccezionale rarità, risalenti dal XVI al XVIII secolo, strumenti sicuramente meno famosi, come: il Piffero del Baccanaro, i Ragni Spagnoli, la Pera con tanto di descrizione e immagini. All'interno del museo è presente anche una sezione riguardante la stregoneria, dalla caccia alle streghe al tribunale dell'Inquisizione. La visita è ancor più coinvolgente perché ambientata nelle prigioni. Fonti Medievali: Le antichissime e suggestive fonti pubbliche dove la popolazione si riforniva d'acqua, seppur degne di un certo interesse storico e fascino, risultano un po' trascurate, la mancanza di ogni tabella illustrativa ne è la testimonianza. Alla sera, l'illuminazione prende il sopravvento rendendogli tutto il loro splendore, l'atmosfera è quella di un luogo sacro e mistico. Sicuramente un luogo da visitare. La visita è gratuita. Campanile di San Gimignano : È la torre più alta e più antica della città. Come ogni campanile ha un suo fascino, legato alle chiese, piazze e chiostri. Poco più di 200 scalini per poter godere di una splendida vista panoramica sulla città e su tutta la campagna circostante. La chiesa di Sant'Agostino Iniziata nel 1280 e terminata verosimilmente entro il 1298, interamente realizzata in mattoni, presenta caratteristiche derivate sia dall'architettura romanica sia da quella gotica. Una sola navata con tre cappelle, opere d'arte e affreschi con tratti della vita del santo arredano l'interno, bellissimo il soffitto in legno, merita una visita. Chiesa di San Bartolo: Più piccole sono le chiese e più mi emozionano, forse perché le reputo più intime e dall'atmosfera mistica, parlo di quelle che passano inosservate, degne solo dello sguardo del passante, ecco questa è una di quelle. All'interno ci sono tantissime particolarità che la rendono veramente graziosa. La chiesa è situata al di fuori della porta Cellolese, appartenente alla prima cerchia muraria di San Gimignano. Tradizionalmente individuata come ospedale gerosolimitano di San Matteo eretto nel 1173, offriva ricovero ai poveri che percorrevano la via Francigena. Il luogo era protetto dall'ordine dei cavalieri di San Giovanni. Museo d'Arte Sacra o Mueso Diocesiano : Questo museo ospita opere di artisti importanti, pezzi di pregio che meritano di essere visti, vestiario ecclesiastico di gran pregio finemente lavorati, calici da messa lavorati a sbalzo in maniera sopraffine. Per chi volesse è possibile usufruire dell' audioguida, utilissima per la comprensione. Altri Musei Civici di San Gimignano : Il museo del Palazzo Comunale, la Pinacoteca, la Spezieria di Santa Fina, il Museo Archeologico, la Chiesa di San Lorenzo in Ponte, Museo ornitologico, San Gimignano 1300. Lo Zafferano : L’ingrediente rappresentativo di San Gimignano è senza dubbio lo zafferano, l’oro giallo del medioevo, più volte questo ingrediente ha salvato San Gimignano, utilizzato come moneta per pagare i debiti contratti durante le secolari guerre con Firenze e Siena. Oggi questa spezia viene impegnata in vari piatti tipici locali. Per informazioni: www.sangimignano.com Orari e prezzi dei musei: Qui Area di Sosta camper S. Lucia: Gps map Campeggio Il Boschetto di Piemma : Gps map P1 san Gimignano: Gps map
- A spasso per i castelli delle Marche.
Sono sempre stato affascinato dai castelli, ogni castello ha una lunga storia da raccontare legata al suo passato, chi più chi meno hanno sempre un passato fatto di battaglie cruenti, storie d'amore mai consumate o finite in tragedia diventate poi leggende, non dimentichiamo che moltissime sono le leggende che raccontano la presenza di fantasmi all'interno del castello, spesso localizati nelle segrete, corridoi e torri, tutto questo attira la mia curiosità. Molto spesso lungo il percorso si vedono svettare dall'alto delle colline le torri dei castelli, la prima cosa che mi viene in mente è: perchè non fermarsi a visitarlo ? il passaggio successivo è un rapido controllo su internet per controllare se è possibile visitarlo, se è aperto, se richiedono prenotazione, se tutti i se sono a favore, allora visita sia. Come e quando nacquero i castelli: Facciamo un salto nel passato, la parola castello deriva dal latino castrum che significa luogo fortificato, tutto ebbe inizio intorno al IX secolo con la decadenza del potere imperiale e la conseguente caduta dell'impero romano, per difendere le città dalle invasioni di Ungari, Normanni, Saraceni ma anche dalla violenza delle guerre tra signori, gli ingegneri romani iniziarono la costruzione di castelli a scopo difensivo, successivamente furono erette cinta murarie che includevano l'intero centro abitato. Chi ordinava la costruzione del castello ? Ovviamente personaggi nobili proprietari di terre e dei signori feudali, oltre che ordini religiosi cavallereschi etc. Eccovi 10 castelli assolutamente da vedere. Rocca Roveresca di Mondavio (PU): La Rocca di Mondavio si trova in provincia di Pesaro-Urbino, è una fortificazione rinascimentale eretta probabilmente nel decennio 1482-1492. La maestosa fortezza si presenta come una vera e propria macchina da guerra, in cui ogni forma è stata studiata per conferirle una struttura resistente agli attacchi sferrati con le armi dell'epoca, dalle catapulte e trabucchi alle armi da fuoco che cominciavano a diffondersi in quegli anni. La Rocca è ottimamente conservata grazie a una fedele ristrutturazione storica ed è possibile visitare l'interno, il Torrione e la Rocca Roveresca, il fossato con le armi d'epoca e il museo delle prigioni della rocca. Informazioni costi e orari: www.mondavioturismo.it Area camper: Gps map Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro (PU): Edificata al centro del borgo che domina la valle del fiume Foglia su progetto di Francesco di Giorgio Martini durante i primi anni del suo servizio come architetto ed ingegnere militare agli ordini del duca Federico da Montefeltro. La Rocca di Sassocorvaro è chiamata anche l'arca dell'arte, durante la Seconda guerra mondiale la fortezza fu destinata a custodire oltre 10.000 capolavori d'arte provenienti da varie città italiane, al fine di evitare che andassero distrutte durante i bombardamenti o trafugate dai nazisti. Al suo interno si trova anche un bellissimo teatro in legno. la visita raccontata con passione e competenza dalla guida, vi faranno appassionare di tutte le curiosità e aneddoti inerenti. Storia di fantasmi: In questo castello si narra la presenza di due fantasmi, un uomo e una donna, entrambi uccisi brutalmente. Informazioni orari e prezzi: https://prolocopesarourbino.it Parcheggio piscina comunale: Gps map . Castello dei Conti Oliva: Le origini del Castello di Piandimeleto risalgono al XII secolo. Tuttavia la ristrutturazione iniziò solo quando Papa Gregorio XI nel 1377 diede legalmente forma alla Signoria degli Oliva, divenendo così la loro residenza ufficiale. Oggi il castello ospita all'interno tre musei: il museo delle scienze della terra, il museo del lavoro contadino e l'erbario delle Marche. Ogni anno a fine luglio da oltre trent'anni, vengono organizzati festeggiamenti in onore dei Conti Oliva, la festa avrà l'epilogo finale in serata col " castello in fiamme " spettacolo pirotecnico musicale davvero emozionante. Informazioni orari e prezzi: Qui Parcheggio: Gps map . Castello di Gradara (PU) : Oltre ad essere uno splendido castello la cui edificazione risale al 1150 per opera dell'allora potente famiglia dei De Griffo. Successivamente passò ai Malatesta che edificarono la doppia cinta muraria. Gradara è anche la storia d'amore tra Paolo e Francesca, due personaggi realmente esistiti. La loro storia ha ispirato Dante Alighieri, verso 103 del canto V nell'Inferno della Divina Commedia che recita così: Amor, ch’a nullo amato amar perdona, mi prese del costui piacer sì forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona , diventando una delle frasi d’amore più famose della letteratura mondiale. Pro loco Gradara: www.gradara.org/ Area sosta camper: Gps map con carico scarico Castello di Lanciano di Castelraimondo (MC): Edificato come fortezza difensiva a difesa del confine nord sotto la dinastia dei Varano nel 1382. Nel 1489 fu trasformata in dimora signorile da Giovanna Malatesta, moglie di Giulio Cesare Da Varano. Dopo vari passaggi di proprietà nei secoli successivi, nel 1754 venne acquistata dalla famiglia Bandini. Il marchese Alessandro Bandini, la restaurò, ampliò il complesso e lo arricchì con arredi, quadri e oggetti appartenenti alla famiglia. All'interno il Museo Maria Sofia Giustiniani Bandini è composto da 25 sale contiene circa 400 opere in esposizione tra dipinti e arredamento. Nell'appartamento Segreto della Principessa è conservato un meraviglioso letto del ‘400, interamente ricoperto a foglia d’oro, tra gli oggetti vi è anche una sella in velluto e cuoio appartenuta a Cristina di Svezia del XVII sec. Il Castello è circondato da un parco secolare di grande suggestione dove potersi rilassare. P.S. Purtroppo dal 2016 dopo la scossa del terremoto, il castello al momento non è agibile. Come arrivarci: Gps map . Rocca Priora (AN): Edificata probabilmente alla fine dell'XI secolo quando ancora si chiamava Rocca di Fiumesino, dove sembra sorgesse già un'antica torre di vedetta che sorvegliava la costa. Fu un importante presidio militare sulla costa adriatica, una zona strategica considerando anche la vicinanza alla foce del fiume navigabile Esino. Nei secoli subì numerose modifiche, soprattutto nel XVIII secolo, quando da fortilizio divenne dimora signorile mantenendo ancora le strutture medievali. Il castello di Rocca Priora , dal caratteristico profilo con feritoie e ponte levatoio, è uno dei più antichi e meglio conservati della zona. Parcheggio: Gps map Castello della Rancia a Tolentino (MC): È uno dei simboli della città di Tolentino, costruito sui resti di un’abbazia cistercense utilizzato come fattoria-granaio fortificato. Dimora signorile, masseria, fortezza militare, fu centro di numerose battaglie. Tra il 1353 e il 1357 venne trasformato nel castello attuale per volere dei Da Varano, nel 1581 perde le sue funzioni militari e viene riorganizzato con la funzione di accoglienza dei pellegrini. Attualmente ospita il Museo Civico Archeologico Aristide Gentiloni Silverj. La leggenda narra che sarebbe dotato di una galleria segreta che lo collega alla chiesa di San Nicola. Storia di fantasmi: Anche in questo castello non proprio dentro ma intorno le mura, si racconta della presenza spettrale di una coppia di furfanti, morti arsi vivi nel sonno in un forno usato dalla coppia come riparo per la notte. Informazioni biglietti: www.tolentinomuseicivici.it Parcheggio: Gps map Castello Pallotta di Caldarola (MC): Edificato intorno alla seconda metà del IX secolo sulle pendici del colle Colcù. Verso la fine del '500 subisce una modifica radicale, l'allora cardinale Evangelista Pallotta lo trasformò in residenza estiva, per celebrare il prestigio della famiglia, apportò diverse migliorie in stile rinascimentale. Il castello conserva ancora intatte le mura e la merlatura guelfa. All'interno si possono visitare numerosi spazi tutti arredati, mobilio, oggetti e tendaggi del '500 o del '600, la sala delle armi con armature, fucili, spade e alabarde, la sala delle carrozze, la cucina con oggetti in rame e terracotta, la cappellina interna etc. Storia di fantasmi: Sembra che tra le mura del maniero, vi sia il fantasma di Maddalena Pallotta, la sua morte non è ancora chiara, chi dice che fu avvelenata e chi sostiene che sia morta di tristezza e solitudine per il continuo tradimento del marito. P.S. IL Castello è momentaneamente Chiuso causa terremoto. Informazioni castello: www.castellopallotta.com Parcheggio fronte pizzeria: Gps map . Fortezza di Acquaviva Picena (AP): La rocca fu costruita dalla famiglia Acquaviva verso il 1300, anche se dell'impianto originario restano poche tracce. A seguito di un assedio che ne compromise la struttura, fu ricostruita nella seconda metà del 1400 seguendo i canoni dell'architettura militare del periodo. Da allora gli interventi nei secoli successivi hanno lasciato pressoché invariata la struttura originaria. La Fortezza ospita il Museo Archeologico La Fortezza nel Tempo. Storia di fantasmi: Secondo la leggenda, vagherebbe senza pace il fantasma del Capitano della Rocca, violentemente ucciso insieme alla famiglia, alle guarnigioni e agli abitanti del castello. Lasciatosi corrompere dal nemico permettendogli l'ingresso dietro la promessa della salvezza. Promessa che non fu mantenuta, il Capitano morì cercando di salvare la propria famiglia. Informazioni: www.fortezzadiacquavivapicena.com Parcheggio: Gps map Rocca Medievale Di Offagna (AN): Posizionata in un piccolo borgo medievale immerso nelle colline marchigiane, fu eretta per volere degli anconetani fra il 1454 e il 1456, la Rocca domina il paese e rievoca in pieno l'epoca medievale. Ben conservata e restaurata è uno dei cinque borghi medievali più belli delle Marche. Molto interessante la visita interna, numerosi sono i locali, passaggi più o meno angusti, ripide scale vi permetteranno di arrivare fino alla cima della torre, regalandovi un panorama a 360 gradi. La rocca è monumento nazionale dal 1902. Storie di fantasmi: Diverso dalle solite storie di fantasmi, in questo caso il fantasma della Paora, sarebbe il guardiano del tesoro nascosto nelle segrete del castello, il suo compito e ingannare chiunque provi a cercarlo, negandogli ogni possibilità di riuscita. Informazioni orari e prezzi: www.offagna.org Area camper con carico/scarico: Gps map . Se ti è piaciuto il post, controllalo ogni tanto in quanto ogni ulteriore visita ad un nuovo castello verrà aggiornato.
- Cimiteri militari in Normandia
Dopo aver visitato la Normandia, percorso la ricca di storia inerente la seconda guerra mondiale, visitato bunker, musei, cannoni e altre strutture militari, abbiamo visitato i cimiteri militari, dal più blasonato Cimitero e monumento alla memoria americano in Normandia a Colleville-sur-Mer, poi .... non si sa quasi niente degli altri, eppure ci sono ben 28 cimiteri militari presenti sul territorio, dal Cimitero militare tedesco di La Cambe che ho visto personalmente e ne sono rimasto molto colpito, non solo per la differenza ma per l'atmosfera lugubre che trasmette a differenza di quello americano molto più solare. I cimiteri presenti in Normandia in ordine di perdite e NON per importanza: Germania: La Cambe Cimitero militare - 21.160 militari Champigny/Sainte-André - 19.809 militari sepolti Huisnes-sur-Mer - 11.956 militari sepolti Mont de Huisnes / Marigny-La Chapelle-en-Juger - 11.169 militari sepolti Orglandes - 10.152 militari sepolti Saint-Désir-Lisieux - 3.735 militari sepolti Stati Uniti: Colleville sur Mer 9.386 militari sepolti Saint James 4.410 militari sepolti Regno Unito: Banneville-Sannerville - 2.175 militari sepolti Bayeux - 4.868 militari sepolti, di cui 467 tedeschi e 7 russi. Brouay - 377 militari sepolti Cambes-en-Plaine - 244 militari sepolti Chouain - 46 militari sepolti più 1 Repubblica ceca. Douvres-la-Délivrande - 927 militari sepolti più 182 tedeschi. Fontenay-le-Pesnel - 520 militari sepolti più 59 tedeschi. Hermanville-sur-Mer - 986 militari sepolti Hottot-les-Bagues - 965 militari sepolti più 132 tedeschi. Ranville - 2.151 militari sepolti più 323 tedeschi e 1 belga Ryes-Bazenville - 630 militari sepolti più 325 tedeschi. Saint-Manvieu-Norrey - 2.186 militari sepolti più 555 tedeschi. Secqueville-en-Bessin - 117 militari sepolti più 18 tedeschi. Saint-Charles-de-Percy - 792 militari sepolti Saint-Désir-Lisieux - 469 militari sepolti Tilly-sur-Seulles - 1.224 militari sepolti più 32 tedeschi Tourgéville/ Calvados - 313 militari sepolti più 33 tedeschi Canada: Bény-sur-Mer-Reviers - 2.043 militari sepolti Cintheaux - 2.958 militari sepolti Polonia: Grainville-Langannerie - 650 militari sepolti