Risultati di ricerca
163 risultati trovati con una ricerca vuota
- Atlantic Battle Memorial Museum (Francia)
Oggi vi portiamo a visitare Camaret-sur-Mer un piccolo comune e una nota località balneare situata sul mare d'Iroise, un comune francese posizionato nella Penisola di Crozon, nel dipartimento del Finistère, nella regione della Bretagna, in Francia. Questa località è conosciuta per la sua bellezza naturale e le sue attrazioni storiche. Durante il nostro viaggio verso la suggestiva Punta Pen Hir, un luogo di straordinaria bellezza che vi descriverò in seguito, abbiamo notato delle gigantesche ancore lungo il percorso. Incuriositi, ci siamo avvicinati e abbiamo scoperto che queste ancore segnalano l'ingresso al Museo Memoriale dedicato alla Battaglia dell'Atlantico . Questo museo rende omaggio a tutti i marinai, sia civili che militari, che sono scomparsi in mare durante questo momento epocale della seconda guerra mondiale. L'atlantic battle memorial museum L'Atlantic Battle Memorial Museum è un piccolo museo con una grande storia alle spalle, situato in uno dei fortini sulla scogliera di Kerbonn . Questo museo offre una visione dettagliata e toccante della Battaglia dell'Atlantico, con le fortificazioni tedesche della seconda guerra mondiale ancora ben conservate a ridosso della scogliera, 50 metri sopra il mare. Nonostante le sue dimensioni ridotte, il museo riesce a offrire una panoramica completa della battaglia attraverso una varietà di esposizioni. Mappe, fotografie, modelli, manichini e diversi oggetti d'epoca permettono ai visitatori di immergersi nella storia e di comprendere meglio le dinamiche di questo importante conflitto. Passeggiando per il sito e soffermandosi di fronte alle strutture, si viene proiettati nel passato, riuscendo a intuire il contesto e a immaginare le emozioni e le esperienze vissute dai soldati di allora. Il luogo, ora caratterizzato da un silenzio solenne, invita alla riflessione, rendendo omaggio ai sacrifici di chi ha combattuto in mare. Per facilitare la comprensione da parte dei visitatori internazionali, molti dei documenti esposti sono disponibili in quattro lingue: francese, italiano, inglese e tedesco. Questo approccio multilingue garantisce che la storia della Battaglia dell'Atlantico possa essere accessibile e significativa per un pubblico globale, arricchendo l'esperienza culturale e storica di chi visita questo suggestivo museo. Pointe de Pen-Hir Proseguendo per un paio di chilometri dal museo si arriva alla Pointe de Pen-Hir , un affascinante promontorio che si erge a 70 metri sul Mer d’Iroise, lungo la costa atlantica della Bretagna. Tra il 1949 e il 1951, qui è stato eretto il Monumento dei Bretoni della Francia Libera, noto anche come Croce di Pen-Hir (in francese, Monument aux Bretons de la France Libre o Croix de Pen-Hir), in onore dei Bretoni che hanno vissuto il periodo della seconda guerra mondiale. La croce è alta 33 metri e domina il paesaggio circostante. Di tutte le punte della penisola di Crozon , la Pointe de Pen-Hir è quella che ci ha colpiti di più. È come se madre natura si fosse davvero divertita a creare uno dei luoghi più affascinanti della Francia. Immagina distese di erica dai colori vivaci, faraglioni che emergono imponenti dall'acqua e falesie rocciose che si tuffano a strapiombo nel mare. Tutto questo si mescola insieme, trasformando il promontorio in uno scenario da favola. L'unico suono che rompe il silenzio è il rumore delle onde che si infrangono contro la scogliera e il soffio leggero della brezza marina. È un posto dove ti senti davvero in pace, circondato dalla bellezza e dalla maestosità della natura. In conclusione Camaret-sur-Mer offre un'esperienza indimenticabile per chi ama la storia, la natura e i paesaggi affascinanti. Immergiti nella storia della Battaglia dell'Atlantico al Museo Memoriale, esplora il villaggio pittoresco, lasciati incantare dalle scogliere frastagliate e spiagge dorate, e gusta i sapori tipici della Bretagna. Un connubio perfetto per una gita o una vacanza memorabile.
- Rimasco (VC)
Oggi vi portiamo a visitare Rimasco, frazione del comune di Alto Sermenza inserita nel Parco naturale Alta Valsesia, in provincia di Vercelli nella Regione Piemonte . Noto come luogo di villeggiatura posto a 906 m s.l.m. Rimasco è un piccolo paesino che conta poco più di 120 abitanti, situato in Val Sermenza una valle laterale della Valsesia, qui i due torrenti Sermenza ed Egua si uniscono. A valle del paese è stata costruita nel 1925 una diga che ha formato un piccolo lago artificiale, il lago di Rimasco, le cui acque sono utilizzate per l'alimentazione di una centrale idroelettrica a Fervento. Breve storia di Rimasco Rimasco è un piccolo paesino situato nella Valsesia, in Piemonte, con una storia che risale al Medioevo. Originariamente un centro agricolo e pastorale, il paese ha vissuto diverse trasformazioni nel corso dei secoli. La sua chiesa principale, dedicata a San Giacomo Maggiore, testimonia l'antica presenza religiosa e culturale della comunità. Negli ultimi decenni, Rimasco ha affrontato sfide legate alle scarse precipitazioni nevose che hanno compromesso l'attività sciistica locale. Tuttavia, grazie alle sovvenzioni della Regione Piemonte e del Comune, è stato realizzato il Fun-Bob, inaugurato nel 2014, che ha rilanciato il turismo e l'economia locale, mantenendo vivo lo spirito e la vitalità del paese. Cosa vedere e fare a Rimasco Chiesa di San Giacomo Maggiore A Rimasco si può visitare la graziosa Chiesa di San Giacomo Maggiore è l'unica chiesa parrocchiale rimasta in Val Sermenza. Risalente al Medioevo, questa chiesa alpina ha una struttura semplice e robusta, con una facciata sobria e un campanile che offre una vista panoramica sulla valle. L'interno, decorato in stile barocco, ospita porzioni di affreschi affreschi che risalgono alla prima metà del ‘400 e una statua di San Giacomo sull'altare maggiore. La chiesa è un importante punto di riferimento spirituale e culturale per la comunità locale e viene preservata con cura per mantenere il suo valore storico e artistico. Area camper L'area camper è collegata con Il Ristorante Bar Campeggio il Laghetto . Il luogo molto tranquillo adiacente al lago con tutti i comfort necessari per trascorrere giornate rilassanti a contatto con la natura. Nel fine settimana viene visitato ma molte persone in quanto offre, un bar ristorante con accessibilità per i disabili (se volete fermarvi a mangiare nel periodo estivo, meglio prenotare), un area giochi per i più piccoli, parco con area picnic e bocce, sono ammessi gli animali e infine un parcheggio custodito, insomma piccolo ma ha davvero tutto quello che serve. Fun-Bob monorotaia Rimasco, pur essendo un piccolo paesino, offre diverse opportunità di divertimento. A due passi dal paese raggiungibile a piedi, vi è l'impianto di risalita per il Fun-Bob, un bob monorotaia che aggiunge un tocco di avventura alle giornate dei visitatori. Questo entusiasmante percorso parte dal comprensorio di Alpe Val Rimasco alla quale si può accedere percorrendo un sentiero a piedi o prendendo la seggiovia. La discesa verso la valle attraversa un bosco di faggi e regala una vista mozzafiato sulla natura circostante. Vari ne abbiamo provati di bob, ma il contesto in cui si trova questo è davvero unico. Il divertimento è assicurato, un attrazione adatta a tutte le età dove anche i grandi tornano bambini, se vuoi passare una giornata all'insegna del divertimento, questa è un esperienza che assolutamente devi fare. Uno passaggio a bordo del bob attraverso il bosco. Il comprensorio Alpe Campo di Rimasco Nato nei primi anni 80 come piccola stazione sciistica vennero realizzate una seggiovia biposto di arroccamento e due sciovie, un grazioso ristorante con circa 140 posti totali tra interno ed esterno e un panorama davvero invidiabile. Il comprensorio offre diverse attività per tutti i gusti. Per gli amanti dell'adrenalina, c'è il già citato Fun-Bob. Per chi preferisce passeggiate e trekking, ci sono numerosi sentieri che si snodano tra i boschi e i prati dell'Alpe. Sentieri adatti a tutti i livelli di preparazione, da quelli semplici e pianeggianti a quelli più impegnativi e panoramici. E dopo una giornata all'aria aperta, cosa c'è di meglio di una gustosa pausa ristoratrice? Il ristorante dell'Alpe Val Rimasco offre un'ampia scelta di piatti tipici piemontesi, preparati con ingredienti genuini del territorio. Nel periodo primaverile si può pernottare in tenda in comode piazzole di legno adiacenti al parco giochi, ristorante e Fun-Bob. Dalla terrazza del ristorante si può godere di un panorama stupendo sulla Valsesia e sulle montagne circostanti. Concludendo Visitare Rimasco significa immergersi in un'oasi di tranquillità e bellezza naturale nel cuore delle Alpi. Con le sue numerose opportunità di trekking, il divertente impianto Fun-Bob, e un'accogliente area camper dotata di tutti i comfort, Rimasco offre un'esperienza unica per gli amanti della natura e delle attività all'aria aperta. Il paesino, con il suo fascino alpino e la sua calorosa ospitalità, è il luogo ideale per rilassarsi, esplorare paesaggi mozzafiato e vivere momenti indimenticabili con la famiglia e gli amici. Sito internet: www.alpecamporimasco.it/
- Bobbio (PC)
Oggi vi portiamo a visitare uno splendido borgo. Ci troviamo a Bobbio un piccolo paese situato in val Trebbia nella provincia di Piacenza della Regione Emilia Romagna. Adagiato sulle rive del fiume Trebbia, Bobbio è famoso per il suo Ponte Gobbo, o Ponte del Diavolo, un antico ponte in pietra con un profilo irregolare e la millenaria storia che lo avvolge. Breve storia di Bobbio Le sue origini risalgono al neolitico con insediamenti Celti, Liguri e Boi per poi passare sotto il regime romano nel IV secolo d.c. diventando un borgo fortificato col nome Castrum Bobium. Bobbio oggi si presenta come un piccolo borgo medioevale e moderno allo stesso tempo, immerso nella natura è uno dei borghi più belli della Val Trebbia. Passeggiare sulle vie ciottolate del paese alla scoperta del Duomo, i musei, abbazie e castelli. Dopo una giornata a girovagare ci si può immergere nelle acque fresche del fiume Trebbia. Il Ponte Vecchio lungo 280 m detto anche ponte gobbo o ponte del Diavolo per l'irregolarità dei suoi archi, non ha una data certa di costruzione, sappiamo che è di età romana e si può ipotizzare che sorse dopo la conquista da parte dei romani dell'allora borgo ligure-celtico. Sono state ritrovate tracce di un ponte più antico precedente l'arrivo di San Colombano. Il centro storico Il centro di Bobbio è un affascinante labirinto di stradine acciottolate, piazze storiche e edifici medievali. La Piazza San Fara, con l'imponente Abbazia di San Colombano, e il vicino Duomo di Bobbio, riccamente decorato, sono i punti principali. Passeggiando, si possono ammirare case in pietra, botteghe artigiane e caffè tradizionali. Tra i vicoli spicca il Castello Malaspina-Dal Verme, che offre viste panoramiche sul fiume Trebbia e le colline circostanti. Il centro di Bobbio, con la sua atmosfera storica e accogliente, è una tappa imperdibile per gli amanti della storia e della cultura. L'abbazia di San Colombano La storia di Bobbio è legata a San Colombano, fu un missionario Irlandese che vagò per l'Europa con la destinazione Roma per ottenere il riconoscimento del Papa. A Bobbio edificò nel 614 l'Abbazia che prese il suo nome, l'abbazia di San Colombano fu la sua ultima edificazione. Ancora oggi è uno dei più importanti centri monastici d'Europa, al suo interno una biblioteca che conserva antichi manoscritti in latino, rendendola tra le più prestigiose della cristianità. Enrico II il 14 febbraio 1014 conferì con bolla imperiale a Bobbio il titolo di città, diventando sede vescovile e mantenendo la Diocesi autonoma fino alla fine del XIX secolo. Nel 2019 ha conquistato il titolo di Borgo dei Borghi. Nella cripta puoi ammirare il sarcofago di S. Colombano. Il Duomo: Il Duomo di Bobbio o concattedrale dedicata a Santa Maria Assunta, una delle cose che non passeranno inosservate sono le sue spettacolari decorazioni interne, fu fatto erigere dal vescovo Guarnerio attorno al 1070 e terminata nei 5 anni successivi. La chiesa in stile romanico rimase immutata nella struttura fino al XIII secolo. Sotto un vecchia foto della piazza del Duomo di Bobbio. Nei secoli successivi vennero apportate modifiche Importanti alla struttura della chiesa. La facciata ora è incorniciata da due torri campanarie, quella di sinistra è il vero e proprio campanile mentre quella di destra ne porta l'orologio e vennero ultimate nel 1532. Oltre alla cattedrale, il complesso del duomo si compone di numerosi edifici: il palazzo vescovile con i giardini e l'oratorio, il vecchio seminario ora sede sia degli Archivi storici bobiensi con il cortile porticato all'interno di un edificio monastico (Chiostro), infine il palazzo con gli uffici della tipografia della rivista diocesana La Trebbia. La spettacolare vista dell'interno del Duomo. Nella cripta della Cattedrale di Santa Maria Assunta è sepolto San Antonio Maria Gianelli vescovo di Bobbio, fondatore delle Figlie di Maria SS. dell’Orto, entrò in seminario a 19 anni e fu ordinato sacerdote quattro anni dopo. Il castello Il Castello di Bobbio, situato nella città di Bobbio in provincia di Piacenza, è una fortificazione medievale costruita nel XIV secolo dalla famiglia Malaspina. Il castello è caratterizzato da una struttura robusta con torri e mura possenti. Oggi è un'importante attrazione turistica, ospita eventi culturali e offre una vista panoramica sulla valle del Trebbia. Museo della città di Bobbio: Adiacente l'Abbazia di San Colombano troviamo il Museo della Citta di Bobbio. Il percorso museale viene suddiviso in 3 ambienti didattico, storico e informativo, in cui si propone la storia dell’Abbazia e della città di Bobbio. Originariamente le 3 sale erano adibite a cucine e lavamani, refettorio e sotterranei usati come cantine e ghiacciaia e appartengono al nucleo più antico dell'abbazia che fu fatto erigere dall'abate Agilulfo nel IX secolo, tutti avevano l'accesso dal porticato del grande chiostro del monastero. Terme di Bobbio Fin dall’antichità Bobbio era famosa per acque termali che sgorgavano attorno alla città, citate per la prima volta in un diploma nel anno 625 scritto dal re longobardo Adaloaldo, le terme che vennero abbandonate nel tardo medioevo perché ritenute una fonte diabolica, tra le più famose ci sono: Le Terme di San Martino , attualmente lo stabilimento termale è chiuso dal 1999 e si trova in stato di abbandono. Le Terme di Rio Foino , recentemente è stata realizzata una vasca di piccole dimensioni accessibile gratuitamente appena fuori dal centro urbano di Bobbio. ( Gps map ) utilizzate dai monaci di San Colombano per la produzione del sale, l'acqua sorgiva non è calda . Leggende: La leggenda dei ponti: Nel Medioevo la costruzione dei ponti veniva considerata un'opera prodigiosa per alcuni e ingannevole per altri, questo diede origine a molte leggende, molto spesso avevano come protagonista il diavolo e il voler congiungere due luoghi che Dio aveva voluto separati, oltre a chiedere in cambio un anima mortale come contributo. Il ponte del Diavolo: La leggenda vuole che la realizzazione del ponte con le sue 11 arcate irregolari viene attribuito al Diavolo e ai sui demoni, le irregolarità del ponte dipendono dal fatto che i demoni che sorreggevano la struttura fossero di statura differente. Un'altra leggenda vuole che San Colombano per portare la parola di Dio alle popolazioni limitrofi della sponda opposta del Trebbia necessitasse di un ponte, il Diavolo gli promise di costruirlo in una sola notte in cambio della prima anima mortale che lo avrebbe attraversato. Le spiagge sul fiume Trebbia Le spiagge di Bobbio, situate lungo il fiume Trebbia, sono rinomate per le loro acque limpide e le suggestive formazioni rocciose da dove tuffarsi. Offrono luoghi ideali per nuotare, prendere il sole e fare picnic, immersi in un paesaggio naturale incontaminato. Queste spiagge fluviali sono frequentate soprattutto durante l'estate, attirando turisti e locali in cerca di relax e bellezza naturale. Specialità tipiche: Borlenghi, Capretto piacentino, Erbazzone reggiano torta salata, Garganelli pasta all'uovo, Gnocco al forno, Lumache di Bobbio , Maccheroni alla Bobbiese, una pasta particolare realizzata con l’utilizzo di un ferro da calza. Scarica il PDF degli eventi Bobbio: QUI
- Comacchio (FE)
Oggi vi portiamo a visitare Comacchio, soprannominata la piccola Venezia è una cittadina lagunare che fino al 1821 si poteva raggiungere soltanto via acqua, oggi è considerata la capitale del Parco del Delta del Po. Situata in provincia di Ferrara nella regione Emilia-Romagna. Comacchio sorge su tredici isole tra il Delta del Po e il mare, soltanto visitandola ci si rende conto della sua bellezza, il caratteristico centro è un vero intreccio di tanti piccoli ponti e canali che ne fanno l'elemento qualificante. Il ponte più famoso e simbolo di Comacchio è il Ponte Pallotta edificato nel 1634, meglio conosciuto come Trepponti, Il ponte è un monumento unico nel suo genere che collega contemporaneamente quattro canali e cinque percorsi pedonali. Lasciato il camper nel parcheggio adiacente alla COOP, abbiamo passeggiato per le vie e vicoli, attraversato molteplici ponti e costeggiato canali con caratteristici ristorantini affacciati su di essi, la cucina è la tipica lagunare e il profumo dei piatti a base di pesce mettono l'acquolina. Il piatto tipico locale vede come protagonista la rinomata Anguilla di Comacchio Con i suoi sette lidi, Comacchio può contare di ben 23 km di spiagge dalla sabbia finissima, un mare calmo e poco profondo, ampie spiagge dove i bambini possono giocare, stabilimenti balneari con spettacoli e animazione dedicati ai più piccoli. Questi criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici, conferiscono da anni il prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu FEE . Non a caso è una delle mete preferite per organizzare una vacanza o week end da condividere con la famiglia. Un po' di Storia: La sua storia viene attribuita agli Etruschi intorno al 530 a.C. che stanziavano poco distanti a Spina, una città sorta lungo un ramo antico del Po che prosperò per circa tre secoli. Spina fu il più importante porto dell’Adriatico settentrionale oltre ad essere il principale partner commerciale di Atene. Il suo sviluppo lo deve sicuramente alle saline. In quel periodo Comacchio fu il più grande produttore di sale di tutta la zona di Ferrara e Ravenna, questo rese Comacchio molto contesa tra i Veneziani e gli Estensi, subendo sottomissioni e deturpamento. Solo nel ‘600, quando passò sotto lo stato pontificio, fu ricostruita sistemando tutti i canali e le opere idrauliche per favorirne la ripresa. Cosa vedere Il Duomo di Comacchio Il Duomo di Comacchio o Basilica di San Cassiano, la prima cattedrale sorse nell'anno 708 rimanendo invariata fino al 1200, il nuovo adattamento in stile gotico resistette sino al 1659. Per vedere l'attuale luogo di culto di Comacchio sono occorsi oltre 35 anni di lavoro, venendo consacrata solennemente il 12 aprile del 1740. Adiacente al Duomo la Torre Campanaria edificata nel 1751. Il Museo Delta Antico Allestito all'interno della struttura originariamente nata come Ospedale degli infermi, fu eretta tra il 1778 e il 1784 e venne inaugurata il 15 maggio 1811, rimanendo in attività fino agli anni ‘70. Oggi è un museo archeologico inaugurato il 25 marzo 2017. All'interno reperti di epoca etrusca e vari tesori rinvenuti in occasione del ritrovamento di una nave romana lunga 21 metri con tutto il suo carico perfettamente conservato. Il percorso olfattivo chiamato Il Profumo del Tempo, vi accompagnerà tra le stanze del museo in un viaggio nel tempo alla scoperta della storia di queste terre affascinanti e nello stesso tempo ostili. La Manifattura dei Marinati Un mix tra fabbrica e museo dell'anguilla, qui si racconta dalla raccolta alla lavorazione di questo pesce teleosteo, una lavorazione che nel tempo non ha subito grosse modifiche, rimanendo praticamente invariata è riconosciuta come presidio Slow Food, ovvero un'associazione senza scopo di lucro che promuove la degustazione a ritmo lento di cibi genuini e cucinati con cura. La Chiesa del Carmine Situata in uno dei più suggestivi angoli di Comacchio, risalente a inizio seicento la chiesa del Carmine è la più antica di Comacchio, il campanile è stato eretto nel 1756. Al suo interno alcune pregevoli opere da ammirare. Il Ponte degli Sbirri Eretto nel 1631-1635 è uno dei punti più belli di Comacchio, ai tempi era lo snodo più importante per le via d'acqua. Dal nome che suscita curiosità deriva dalla sua vicinanza alle antiche carceri di Comacchio dove venivano rinchiusi i cacciatori di frodo. Il Santuario di Santa Maria in Aula Regia Conosciuta anche come Chiesa dei Cappuccini. L'odierna chiesa è stata edificata nel 1665 sui resti del precedente monastero edificato nel X secolo. Per visitare il Santuario di Santa Maria in Aula Regia, bisogna percorrere il Loggato dei cappuccini, un lunghissimo portico con 143 arcate sostenuti da altrettante colonne per un totale di 400 metri realizzato nel 1647, una piacevole passeggiata davvero suggestiva che merita di essere percorsa. Palazzo Bellini Situato accanto alle antiche prigioni proprio di fronte al museo Delta Antico. Un tempo dimora signorile, oggi ospita la Galleria d'Arte Contemporanea, l'Archivio Storico e la biblioteca comunale. Torre dell'Orologio La torre dell'orologio a Comacchio è un edificio storico di notevole importanza per la città. In una nota della magistratura cittadina, data 7 giugno 1560 , si decide di erigere una torre in piazza, sulla quale porre un orologio. Costruita nel XVII secolo, la torre è caratterizzata da un'architettura semplice ma elegante, tipica del periodo. La sua funzione principale era quella di scandire il tempo per gli abitanti, grazie all'orologio posto sulla sommità. La torre, situata in posizione centrale, è un punto di riferimento iconico per i residenti e i visitatori, rappresentando un simbolo della storia e della cultura di Comacchio. La struttura ha subito vari restauri nel corso dei secoli per mantenere la sua integrità e funzionalità. Loggia dei Mercanti o del Grano La Loggia dei Mercanti o del Grano è un elegante edificio storico. Voluta dal Cardinale Giacomo Serra nel 1621 fu adibita a deposito di grano per i poveri di Comacchio. La loggia, con le sue arcate imponenti e dettagli raffinati, testimonia la vitalità economica e culturale della città in epoca passata. Oggi, è uno dei simboli di Comacchio, richiamando visitatori affascinati dalla sua storia e bellezza architettonica. Comacchio di sera si trasforma cambiando totalmente l'atmosfera, mentre percorrevamo le sue strette vie appena fuori dal centro, dove la tranquillità regna sovrana, si incontravano fotografi in cerca dello scatto perfetto. Sembra di entrare a far parte di un presepe soltanto in scala più grande, un po' come Gubbio nel periodo natalizio, ma con i canali. Nei dintorni Il Parco Delta Del Po Il Parco Delta del Po è un oasi protetta assolutamente da visitare, è possibile percorrerla immersi nella natura in bici o a piedi, in alternativa un emozionante giro turistico a bordo del battello per vedere da vicino i fenicotteri ed altre specie che popolano la zona. Ci sono visite guidate che si possono prenotare. Un consiglio la vista al tramonto. L'Abbazia di Pomposa, risalente al IX secolo venne edificata sull'insediamento della prima comunità monastica risalente al VI-VII secolo, considerata una delle più importanti di tutto il Nord Italia.
- Parco Lavino (PE)
Alla scoperta del Parco Lavino: un'oasi di natura incontaminata Oggi vi portiamo a visitare il Parco del Lavino , ci troviamo a Decontra, una frazione di Scafa in provincia di Pescara immersa nel cuore dell'Abruzzo, ed è proprio qui tra le montagne abruzzesi, dove la natura regna sovrana, si cela un tesoro inaspettato: il Parco Lavino. Un'oasi incontaminata dove il protagonista indiscusso è il fiume Lavino, che con le sue acque turchesi regala uno spettacolo cromatico senza eguali. Preparatevi a fare un tuffo nella bellezza incontaminata di questo luogo magico, ricco di sorprese da scoprire. Un paradiso per gli amanti della natura Il Parco Lavino, situato nel comune di Scafa, vanta una superficie di circa 38 ettari, interamente ricoperti da una vegetazione rigogliosa e variegata. Salici e pioppi si specchiano nelle acque cristalline del fiume Lavino, mentre ginestre, ciclamini e pervinche colorano i prati con mille sfumature. Tra la flora spontanea, potrete ammirare anche la roverella, l'acero campestre, il carpino e la robinia, creando un'atmosfera fiabesca che vi lascerà senza fiato. La Magia del Colore Turchese Questo parco ha una particolarità che lo rende davvero speciale: le sue acque di colore turchese. Le sorgenti di acqua sulfurea, arricchite da minerali naturali, conferiscono ai laghetti e ai corsi d'acqua del parco una tonalità che varia dal blu intenso al verde smeraldo. Questo spettacolo cromatico è un vero incanto per gli occhi e un invito irresistibile a immergersi nella natura. Il colore turchese dell'acqua è dovuto alla presenza di alghe e solfati disciolti. Le alghe producono un pigmento blu-verde, mentre i solfati diffondono la luce solare, dando all'acqua un aspetto luminoso e turchese. Il colore dell'acqua può variare a seconda della luce e della profondità. Un rifugio per la fauna selvatica Il Parco Lavino è un vero paradiso per la fauna selvatica. Qui potrete incontrare volpi e ricci, cardellini e usignoli, e persino il martin pescatore, che volteggia sulle acque del fiume con la sua livrea multicolore. Un vero spettacolo per gli amanti degli animali! Un tuffo nella storia Il Parco Lavino custodisce anche i resti di un antico mulino ad acqua, risalente al XVIII secolo. Un'affascinante testimonianza del passato che ci riporta indietro nel tempo, quando la forza dell'acqua era utilizzata per macinare il grano. Un luogo ideale per il relax e lo svago Il Parco Lavino è il luogo ideale per trascorrere una giornata all'insegna del relax e dello svago. Potrete fare un picnic sul prato, godervi il fresco refrigerio delle sorgenti d'acqua sulfurea o semplicemente passeggiare immersi nella natura, lasciandovi avvolgere dal silenzio e dai profumi del bosco. Un'esperienza da non perdere Se siete alla ricerca di un luogo dove immergervi nella natura incontaminata e riscoprire il piacere del silenzio, il Parco Lavino è la destinazione perfetta per voi. Un'esperienza unica che vi lascerà un ricordo indelebile nel cuore. Oltre alle bellezze naturali, il Parco Lavino offre anche: Aree attrezzate per pic-nic: dove potrete gustare un pranzo al sacco circondati dalla natura. Un'area giochi per bambini: dove i più piccoli potranno divertirsi in tutta sicurezza. Un chiosco bar: dove potrete rifocillarvi con un fresco drink o uno snack. Un servizio di noleggio biciclette: per esplorare il parco in modo ecologico e divertente. Nelle vicinanze Escursioni Il Parco Lavino offre una rete di sentieri ben curati adatti a tutti i gusti ed esigenze. Se siete amanti del trekking, potrete cimentarvi in percorsi più impegnativi che si snodano tra boschi e colline, regalandovi panorami mozzafiato. Per chi preferisce una passeggiata rilassante, sono disponibili sentieri più semplici che costeggiano il fiume Lavino, immersi nel verde della natura. Ma vediamo alcune delle escursioni più interessanti Miniere del Pilone Le Miniere del Pilone: un viaggio nella storia industriale dell'Abruzzo Nel Parco Lavino si trovano le Miniere del Pilone, un sito che custodisce la memoria di un'epoca passata e affascina per la sua suggestiva bellezza. Tra il 1840 e il 1956, queste miniere furono teatro di un'intensa attività estrattiva, dove centinaia di uomini e donne lavoravano duramente per estrarre la roccia calcarea bituminosa, preziosa per la produzione di asfalto. Oggi, le miniere non sono più in funzione, ma conservano intatto il loro fascino industriale. I visitatori possono esplorare parte dei tunnel scavati nella roccia, ammirare i resti degli impianti e immergersi nell'atmosfera suggestiva di un tempo lontano. Informazioni: QUI Eremo di San Bartolomeo l'Eremo di San Bartolomeo in Legio è un antico luogo di spiritualità e contemplazione. Arroccato su una parete rocciosa a strapiombo, questo eremo risale al XII secolo e offre una vista mozzafiato sulla valle sottostante. Accessibile tramite un suggestivo sentiero immerso nella natura, l'Eremo di San Bartolomeo è un'oasi di pace dove storia, fede e natura si fondono armoniosamente, regalando ai visitatori un'esperienza unica e indimenticabile. Informazioni utili Ingresso: L'ingresso al parco è gratuito . Orari di apertura: Il parco è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00. Consigli: Si consiglia di indossare scarpe comode e portare con sé acqua e cibo. Per i più avventurosi, è consigliabile portare anche un costume da bagno per immergersi nelle sorgenti di acqua sulfurea. Conclusione Il Parco Lavino è un esempio perfetto di come la natura possa stupirci con la sua bellezza e complessità. Il suo colore turchese non è solo un'attrazione visiva, ma anche una testimonianza delle meraviglie geologiche e chimiche che il nostro pianeta è in grado di offrire. Visitare questo parco significa immergersi in un mondo dove la natura mostra uno dei suoi volti più incantevoli e suggestivi. Vi invito quindi a scoprire di persona questo angolo di paradiso, dove l'acqua turchese del Lavino continua a incantare e a raccontare storie di millenni.
- Il Borgo delle Cascate (UD)
Il Borgo delle Cascate: Chiusaforte e le sue meraviglie Oggi vi portiamo a visitare Chiusaforte, un piccolo comune situato nella provincia di Udine, in Friuli Venezia Giulia. Questo pittoresco borgo è conosciuto come il " Borgo delle Cascate ", ospita ben 13 salti d'acqua mozzafiato, ognuno con il suo fascino e la sua storia. Il suo ambiente naturale incantevole lo rendendolo una meta ideale per gli amanti della natura e per coloro che cercano una fuga rilassante dal trambusto della città. Le Cascate Le cascate del borgo sono l'attrazione principale. Queste cascate offrono uno spettacolo naturale di grande bellezza, con acque cristalline che scendono impetuosamente dalle rocce creando piscine naturali. Durante la primavera e l'estate, il volume dell'acqua è particolarmente impressionante a causa del disgelo delle nevi sulle montagne circostanti. La maggior parte delle cascate si trova vicino alla strada che porta a Sella Nevea, offrendo agli escursionisti la possibilità di ammirare queste meraviglie naturali mentre si dirigono verso la famosa località. Tuttavia, alcune cascate si trovano anche in prossimità della strada statale, nelle zone di Roveredo, Villanova e Casasola, rendendo l'esperienza ancora più accessibile per chi viaggia lungo queste vie. Questo sentiero è un'opportunità unica per esplorare la bellezza naturale di Chiusaforte e delle sue cascate spettacolari. Scarica il dépliant delle cascate QUI Cascata Fontanone di Goriuda: La più famosa, un salto di oltre 800 metri che si tuffa in un laghetto glaciale. Raggiungibile con una piacevole passeggiata dal parcheggio Pian della Sega. La Cascata Cjalderon è una delle meraviglie naturali della zona. Questa cascata si distingue per la sua imponenza e la bellezza del suo flusso d'acqua, che scende con forza lungo le rocce, creando un'atmosfera suggestiva e rinfrescante. Cascata Cadramazzo: Un'imponente cascata immersa nella natura selvaggia, raggiungibile con un sentiero impegnativo. La Cascata Repepeit : Questa cascata si trova in una posizione pittoresca, immersa in una vegetazione lussureggiante che accentua il suo fascino. Oltre alle sopra citate, ci sono diverse altre cascate da scoprire, come quelle di: Cascate Rio Chiout Cali, Cascate Macile, Cascate Rio Animis, Cascate Rio Chiout Cali, Cascata della Regina, Cascata Rio Simon, Cascate Rio di Plis, Cascate Rio Montasio, Cascata bassa Goriuda Il Sentiero delle Cascate Il parco offre 3 sentieri per tutti i livelli: Verde (facile): 1 km nella parte alta delle cascate, adatto a famiglie e bambini. Rosso (intermedio): 2,5 km fino alle cascate inferiori, un po' più impegnativo. Nero (impegnativo): 3,5 km, il percorso completo per i più esperti. Tutti i sentieri sono adatti alle famiglie e ai bambini. I Musei Museo della Guerra fredda , Museo della Grande Guerra e Caserma Zucchi - Museo del Battaglione Alpini Cividale . Un tuffo nel passato per rivivere la grandi Guerre Mondiali attraverso una vasta collezione di reperti: armi, uniformi, fotografie, documenti. Per saperne di più, visita il sito web: QUI La Fortezza di Col Badin: Un'antica fortificazione austriaca con vista mozzafiato sulla valle. Il Forte di Col Badin è una delle strutture militari del sistema di difesa italiano situata presso Chiusaforte, il forte faceva parte del sistema difensivo italiano progettato per proteggere i confini orientali del Regno d'Italia dall'Impero Austro-Ungarico. Chiesa di San Giovanni Battista: Un'affascinante chiesa del XV secolo con un campanile romanico. L'interno ospita affreschi e opere d'arte sacra dedicati a San Giovanni Battista. È un importante centro spirituale per la comunità locale, dove si celebrano regolarmente messe e festività religiose. Nei dintorni di Chiusaforte si trovano svariate chiesette disseminate nelle vicinanze, ognuna con la propria storia e carattere unico. Questi piccoli luoghi di culto, immersi nel suggestivo paesaggio montano, offrono ai visitatori la possibilità di esplorare la ricca tradizione religiosa e culturale della regione. Cosa Fare Chiusaforte, situata nel cuore delle Alpi Giulie in Friuli Venezia Giulia, offre un'ampia gamma di attività sportive grazie alla sua posizione privilegiata e al paesaggio variegato. Ecco una panoramica degli sport che si possono praticare in questa splendida località: Escursionismo e Trekking Chiusaforte è un paradiso per gli escursionisti. Numerosi sentieri ben segnalati attraversano boschi, valli e cime montuose, offrendo percorsi per tutti i livelli di esperienza. Tra i più popolari c'è il sentiero che porta al Rifugio Corsi, con viste mozzafiato sulle montagne circostanti. Ciclismo e Mountain Bike La zona è rinomata per le sue piste ciclabili panoramiche. La Ciclovia Alpe Adria, che attraversa Chiusaforte, è particolarmente apprezzata per il suo tracciato che combina natura e cultura. I sentieri per mountain bike offrono sfide avvincenti e paesaggi spettacolari. Inoltre a Chiusaforte e nelle vicinaza si possono praticare altri spot all'aria aperta come: Pesca: Il fiume Fella offre ottime opportunità per gli amanti della pesca. Canyoning: Un'esperienza adrenalinica per gli amanti degli sport estremi. Gite in Kayak: Un modo suggestivo per navigare lungo il fiume Fella e ammirare il paesaggio. Nel periodo invernale Chiusaforte si trasforma in un paradiso per gli amanti degli sport invernali, con piste da sci, snowboard e sci di fondo. Tarzaning: Il Parco Avventura Sella Nevea di Chiusaforte è un'attrazione all'aperto che offre percorsi sospesi tra gli alberi, zipline, ponti tibetani e altre sfide emozionanti. Adatto a tutte le età e livelli di abilità, il parco permette ai visitatori di divertirsi e testare il proprio coraggio in un ambiente naturale sicuro e controllato. Consigli Periodo migliore: La primavera e l'estate sono i periodi migliori per visitare Chiusaforte, quando il clima è mite e la natura è in fiore. Tuttavia, anche l'autunno e l'inverno offrono il loro fascino, con i colori autunnali e la possibilità di praticare sport invernali. Chiusaforte non è solo un luogo da visitare, ma un'esperienza da vivere. Lasciatevi avvolgere dalla natura incontaminata grazie ai suoi paesaggi mozzafiato nelle Alpi Giulie, numerose attività sportive come escursionismo, ciclismo, sci e arrampicata, la ricca storia culturale con chiese storiche e un emozionante parco avventura. Perfetto per gli amanti della natura, dello sport e della cultura. Per maggiori informazioni su Chiusaforte, le sue cascate e le attività da svolgere, è possibile consultare il sito web del Comune: QUI
- Monteriggioni (SI)
Monteriggioni: un gioiello medievale nel cuore della Toscana Oggi vi portiamo a visitare Monteriggioni, un affascinante borgo medievale situato in Toscana, a circa 50 chilometri a sud di Siena. Arroccato su una collina e circondato da una corona di quattordici torri merlate, Monteriggioni è un vero e proprio tuffo nel passato, un luogo che evoca atmosfere cavalleresche e storie di battaglie epiche. Brevi accenni di storia Un borgo nato per difendere La storia di Monteriggioni è strettamente legata alla sua vocazione difensiva. Fondato nel 1213 dalla Repubblica di Siena per contrastare l'espansionismo di Firenze, il borgo divenne rapidamente una roccaforte inespugnabile, grazie alla sua poderosa cinta muraria e alle sue torri di guardia. Un assedio leggendario Nel 1260, durante la Seconda Guerra Guelfa, Monteriggioni resistette eroicamente per ben 42 giorni all'assedio dell'esercito fiorentino, guidato dal condottiero Guglielmo Aldobrandeschi. La resa finale, avvenuta per sfinimento delle scorte alimentari, segnò un momento cruciale nella storia del borgo, ma ne consolidò anche la fama di fortezza inespugnabile. Menzione nella Divina Commedia Monteriggioni è immortalata nelle parole di Dante Alighieri nella Divina Commedia. Nel XXXI canto dell'Inferno, Dante descrive le torri della città come una corona di torce infuocate, conferendo a Monteriggioni un posto nell'immaginario letterario. Rinascimento e Declino Dopo il Rinascimento, Monteriggioni perse la sua importanza strategica e iniziò un lento declino. Le sue mura, però, rimasero intatte, preservando il suo carattere medievale. Turismo e Valorizzazione Storica Oggi, Monteriggioni attira visitatori da tutto il mondo con le sue mura perfettamente conservate, le sue strette strade lastricate e le sue torri medievali. Il turismo è diventato una fonte importante di sostentamento per la città, che si impegna a preservare il suo patrimonio storico e culturale. Un borgo da scoprire Oggi Monteriggioni è una rinomata meta turistica che permette di immergersi in un'atmosfera autenticamente medievale. Passeggiando lungo le sue suggestive vie acciottolate, si possono ammirare: Un panorama mozzafiato : Le mura di cinta , lunghe circa 570 metri sono un vero e proprio capolavoro di architettura militare medievale, percorrere il camminamento di ronda è un'esperienza imperdibile. Puoi fare una passeggiata lungo le mura e goderti panorami mozzafiato sulla campagna toscana circostante regalando emozioni uniche. Ogni torre ha un nome e una storia da raccontare, come la Torre del Mangia , la più alta, che un tempo ospitava la campana che dava il segnale dell'ora. Il cuore pulsante del borgo Il centro storico di Monteriggioni pulsa di vita in Piazza Maggiore , dove si affacciano la Collegiata di Santa Maria Assunta , con il suo prezioso affresco della Madonna con Bambino, e il Palazzo del Podestà , che ospita il Museo Civico e Archeologico . All'interno del museo, reperti archeologici e opere d'arte raccontano la storia del borgo e del territorio, trasportando il visitatore in un'epoca lontana. Chiese e architetture affascinanti: Oltre alla Collegiata di Santa Maria Assunta, il borgo ospita altre chiese interessanti, come la Chiesa di San Francesco , con il suo affresco raffigurante la Crocifissione, e l' Ospedale di San Giovanni , un antico ospedale medievale oggi adibito a museo. Ogni edificio racconta una storia, ogni angolo evoca un'atmosfera magica. Curiosità e segreti da scoprire Monteriggioni è un luogo ricco di curiosità e segreti. Si dice che Dante Alighieri si sia ispirato al borgo per la descrizione della città di Dis nella Divina Commedia. Ogni anno, durante l'estate, si tiene il Palio di Monteriggioni , una rievocazione storica con tornei di balestra, sbandieratori e costumi d'epoca. Un'occasione unica per immergersi completamente nella storia e nelle tradizioni del borgo. Oltre al borgo medievale, Monteriggioni offre anche Numerose botteghe artigiane: dove è possibile acquistare prodotti tipici locali, come ceramiche, oggetti in legno e cuoio. Ristoranti e trattorie: dove si possono gustare i piatti tipici della cucina toscana. I dintorni: il borgo è situato in una zona ricca di bellezze naturali e paesaggi suggestivi. Si possono fare trekking, escursioni in bicicletta e visite alle cantine e ai frantoi della zona. Eventi da non perdere Palio di Monteriggioni: una rievocazione storica con tornei di balestra e sfilate in costume che si tiene ogni anno durante l'estate. Monteriggioni in Love: un evento dedicato all'amore che si svolge ogni anno a febbraio con proposte romantiche e suggestive. Monteriggioni by Night: un'occasione per visitare il borgo sotto un'altra luce, con suggestive illuminazioni e animazioni di strada. Nei dintorni di Monteriggioni Abbazia di San Galgano : Quest'affascinante abbazia cistercense anche se in rovina è famosa per la sua imponente architettura gotica senza tetto. Vicino all'abbazia si trova la Cappella di Montesiepi, che custodisce la leggendaria " spada nella roccia " attribuita a San Galgano. Questo sito storico attira visitatori per la sua atmosfera suggestiva e il suo significato leggendario. Riserva Naturale del Tartufo di San Miniato : Celebre per i suoi pregiati tartufi bianchi. Questo territorio offre percorsi immersi nella natura, dove è possibile partecipare a escursioni guidate per la ricerca dei tartufi, scoprendo al contempo la bellezza paesaggistica della zona e la sua tradizione culinaria. San Gimignano : Una piccola città collinare famosa per le sue torri medievali. Spesso chiamata la " Manhattan del Medioevo " per il suo skyline unico, San Gimignano offre un'affascinante vista di 14 torri che dominano il paesaggio. Originariamente erano 72, costruite tra il 12° e il 14° secolo dalle ricche famiglie della città come simbolo di potere e ricchezza. Archeodromo a Poggibonsi : A soli 20 km potrai visitare il parco archeologico che ricostruisce un villaggio medievale del IX-X secolo. Offre un'esperienza immersiva nella vita quotidiana dell'epoca, con edifici, strumenti e abiti ricreati fedelmente. I visitatori possono esplorare capanne, officine artigianali e una chiesa, partecipando anche a eventi, laboratori didattici e rievocazioni storiche. Perché visitare Monteriggioni Monteriggioni conquista il cuore dei visitatori con la sua bellezza senza tempo e la sua atmosfera magica. Un vero e proprio gioiello da scoprire nel cuore della Toscana, che offre un viaggio nel tempo tra torri, segreti e leggende. Un'esperienza unica e indimenticabile per chi è alla ricerca di qualcosa di speciale che offre: Un viaggio nel tempo: Passeggiare tra le sue mura e torri medievali è come fare un salto indietro nel passato, rivivendo le atmosfere cavalleresche e le storie di un'epoca ricca di fascino. Un'esperienza autentica: Immergersi nella vita di un borgo medievale perfettamente conservato, dove si respira un'aria di tradizione e autenticità. Un panorama mozzafiato: Godere di una vista spettacolare sulla campagna toscana, un paesaggio incontaminato che regala emozioni uniche. Un tuffo nella cultura: Scoprire la storia e le tradizioni di Monteriggioni attraverso i suoi musei, le sue botteghe artigiane e i suoi eventi
- Pioraco (MC)
Pioraco: un borgo tra fiumi, segreti e natura incontaminata Oggi vi portiamo a visitare Pioracco, un piccolo borgo incastonato tra il verde delle valli e l’acqua ricco di fascino e mistero . Ci troviamo in provincia di Macerata nella regione delle Marche. Pioraco attraversato da fiumi e torrenti, regala un'atmosfera suggestiva e nasconde tanti segreti da scoprire. Conosciuto come " paese della carta, delle grotte, del silenzio e dei mostri ", A Pioraco, il tempo scorre con il ritmo lento tipico di un piccolo borgo montano. Con poco più di 1000 abitanti, Pioraco offre un'oasi di pace e freschezza, soprattutto durante l'estate quando la costa diventa afosa. Situato a 440 metri sul livello del mare, il borgo è circondato da verde incontaminato, perfetto per gli amanti della natura e del trekking. Cosa vedere Pioraco è un piccolo ma affascinante centro ricco di storia e bellezze da scoprire. Il suo territorio era frequentato sin dall'epoca neolitica e conserva tracce di un santuario dell'età del bronzo situato sulla cima del Monte Primo. In epoca romana, vi era già un insediamento chiamato Prolaqueum . Il paese è noto come il paese della carta, poiché le prime attività legate alla carta risalgono al 1364. Gli abitanti affittavano locali e attrezzature mentre i duchi fornivano gli stracci per lavorare. Visitando il polo museale, è possibile approfondire questa antica pratica. Pioraco mescola abilmente le tracce del passato con la modernità, offrendo così ai visitatori un'esperienza unica e suggestiva. Il centro storico La Chiesa di San Francesco e il suo chiostro adiacente formano il complesso architettonico più imponente di Pioraco, con la chiesa costruita nei primi anni del XIV secolo e caratterizzata da elementi romanico-gotici all'esterno, come l'abside poligonale in pietra calcarea e una finestratura elegante sopra il portale. Inizialmente i frati francescani abitavano a Malpasso, tra Pioraco e Sefro, ma le dispute territoriali li spinsero a trasferirsi all'interno delle mura di Pioraco nel 1200, utilizzando la Chiesa di Santa Maria. Nel 1327, costruirono il convento e la chiesa dedicati a San Francesco. Il convento, con un chiostro quadrato in mattoni rossi, divenne un importante luogo di pellegrinaggio fino alla soppressione napoleonica nel 1808, che portò all'allontanamento dei monaci. La chiesa passò alla Confraternita del Santissimo Sacramento, mentre il convento fu destinato a scopi abitativi e commerciali. Nonostante i danni del sisma più recente, passeggiare nel centro storico di Pioraco offre un'esperienza rilassante e suggestiva, con scorci panoramici sulle montagne e sull'acqua che si rivelano inaspettatamente. Fortunatamente, il paese non ha subito danni significativi. Eremo della Madonna della grotta Nel centro storico di Pioraco lungo l'antica via Flaminia, si trova una suggestiva chiesetta incastonata nella roccia, conosciuta anche come Madonna della Carceri. Questo antico eremo, che ricorda il Tempio del Valadier , offriva rifugio agli eremiti e ai viandanti lungo la via di Loreto. Sebbene la sua datazione precisa sia incerta, si ritiene che sia stata costruita intorno all'anno 1000. Al suo interno sono custodite una statua lignea della Madonna con il Bambino del XV secolo e un Crocifisso in legno del XVI secolo. La vista che si gode dalle sue vicinanze è spettacolare, offrendo un'incantevole panoramica su Pioraco. Secondo la tradizione, portare via dei sassolini dal santuario era considerato un gesto di buon auspicio per coloro che partivano per la guerra o dovevano lasciare il paese, come piccole tracce per ritrovare la strada di casa. Sopra la chiesa si trova una casa costruita e sospesa sulla roccia, un'opera architettonica sorprendente che dimostra l'equilibrio tra uomo e natura. Un’antica leggenda L'Eremo della Madonna della Grotta sorge avvolto da una leggenda che narra di un madonnaro stanco che si rifugiò tra le rocce di Pioraco. Al risveglio, scoprì che una statuina della Madonna era scomparsa. La ritrovò miracolosamente nella Chiesa della Carcera, interpretando questo come un segno divino che la Madonna desiderasse rimanere a Pioraco. Per questo motivo, gli abitanti costruirono un'eremo intorno alla grotta per venerarla. Ecco alcune varianti della leggenda: In alcune versioni, il madonnaro non trova la statuetta nella grotta, ma la riceve in sogno dalla Madonna. In altre versioni, la statuetta della Madonna era già presente nella grotta e il madonnaro fu solo il primo a scoprirla. La leggenda è legata anche a una storia d'amore: si narra che un giovane innamorato, disperato per non essere corrisposto, si rifugiò nella grotta e trovò la statuetta della Madonna. La Madonna lo aiutò a superare il suo dolore e a trovare la pace interiore. Chiesa di San Francesco La Chiesa di San Francesco a Pioraco è un gioiello storico costruito sui resti di un antico teatro romano, utilizzando pietre provenienti da esso. Originariamente a navata unica, presenta un soffitto a cassettoni lignei risalente al 1730, sostitutivo dell'originale a capriate. L'interno, ricco di storia, conserva tracce degli affreschi che narravano la vita di San Francesco fino al 1700. Tra le opere d'arte più significative si trova l'altare del Crocefisso in stile barocco, eretto nel 1622 dai cartai di Pioraco. Altri tesori includono un'edicola affrescata da Arcangelo di Cola e una pietà di origini germaniche chiamata Vesperbild. Con lapidi sepolcrali sul pavimento e dipinti religiosi, come quelli raffiguranti San Carlo Borromeo, la chiesa è un luogo di profonda importanza storica e artistica. I lavatoi I lavatoi di Pioraco sono una testimonianza affascinante della vita quotidiana passata del paese. Questi antichi lavatoi pubblici erano luoghi vitali dove le donne si riunivano per lavare i panni e socializzare. Situati lungo i corsi d'acqua, i lavatoi offrivano un'atmosfera fresca e rilassante, e oggi rappresentano un affascinante spaccato della storia locale. Pur variando nella loro architettura e dimensioni, i lavatoi di Pioraco sono spesso caratterizzati da una struttura in pietra che si affaccia sul fiume o sul torrente, con ampie vasche per il lavaggio e panchine per sedersi. Questi luoghi testimoniano un tempo in cui il lavoro domestico si svolgeva all'aperto, sotto il cielo aperto, e rappresentano un importante patrimonio culturale e storico del paese. Il Ponte Marmone Il Ponte Marmone, che risale al II secolo avanti Cristo , conserva pochi aspetti della struttura originaria, perchè ha subto diversi interventi di recupero nel corso degli anni, l’ultima dopo la Prima Guerra Mondiale. Il ponte presenta un’epigrafe onoraria, la cui copia originale si trova in Comune, risalente al secondo consolato di Ottaviano (33-32 a.C) La pista ciclabile Per gli amanti delle biciclette, Pioraco offre una suggestiva pista ciclabile lunga circa 8 km che collega il paese a Spindoli di Fiuminata, snodandosi lungo le rive del fiume Potenza in un ambiente poco trafficato e naturale. Oltre alla pista ciclabile, ci sono numerosi percorsi naturalistici ideali per escursioni a piedi o in mountain bike, che permettono di immergersi nella natura incontaminata e di scoprire i paesaggi unici che caratterizzano Pioraco, tra le tracce di un antico avamposto romano, i colori delle pietre medievali e la bellezza dell'Appennino. Il ponte del bacio Il ponte del bacio conosciuto anche come " Passerella del Bacio ", è un ponte pedonale. La sua peculiarità è un cartello che invita i passanti a fermarsi e scambiarsi un bacio, con il suggestivo panorama del paese sullo sfondo. Inaugurato nel 2019, il ponte è diventato rapidamente una meta ambita per gli innamorati, attratti dall'atmosfera romantica e dalla possibilità di immortalare il loro bacio in un selfie da condividere sui social network con l'hashtag #passerelladelbacio. Oltre al suo valore simbolico, il Ponte del Bacio offre una piacevole passeggiata lungo il fiume Potenza, regalando scorci pittoreschi sul borgo medievale di Pioraco e sulle montagne circostanti. Visita i musei di Pioraco Museo della Carta e della Filigrana Ospitato nell'ex convento di San Francesco, questo museo narra la storia della produzione della carta a mano a Pioraco, una tradizione che risale al XIV secolo. Il museo espone una ricca collezione di filigrane, antiche macchine per la fabbricazione della carta e strumenti utilizzati dai mastri cartai. E’ stata ricostruita una “ gualchiera prolaquense ”, ovvero una piccola cartiera medioevale per la dimostrazione pratica, dell’antica lavorazione della carta “Miliani Fabriano”, che producevano qui fino al 1920. Potrtai assistere alla lavorazione della carta fatta a mano dai maestri cartai, secondo il metodo medievale. A Pioraco la produzione della carta iniziò già nalla metà del 1200 sviluppandosi contemporaneamente a quella di Fabriano, che poi l’ha inglobata nel 1900. Museo civico Situato nel Palazzo Comunale, il Museo Civico ospita una collezione di reperti archeologici, paleontologici e etnografici provenienti dal territorio di Pioraco e dintorni. Tra i pezzi più interessanti figurano una raccolta di fossili, una collezione di ceramiche e oggetti di uso quotidiano risalenti al Medioevo e al Rinascimento. Museo dei fossili e dei funghi Nel museo dei fossili ci sono più di 1200 reperti: una raccolta di fossili vegetali di età diverse, che va dal Paleozoico al Triassico superiore e fossili animali. Nel museo dei funghi una raccolta di 200 modelli di funghi realizzati in gesso, che riproducono le diverse specie esistenti. tutte le grotte di Pioraco. Informazioni: QUI Nei dintorni La Grotta di San Vittorino Sulle pendici del Monte Gualdo, si trova la Grotta di San Vittorino, un eremo immerso nella natura e nella storia. La grotta, scavata nella roccia, custodisce la memoria di San Vittorino, patrono del paese, che qui si ritirò in eremitaggio nel VI secolo. Secondo la leggenda, il santo visse nella grotta per molti anni, conducendo una vita di preghiera e penitenza. Ancora oggi, la grotta conserva un'atmosfera mistica e invita alla riflessione. Per raggiungere la Grotta di San Vittorino, è necessario percorrere una scalinata che si snoda tra la vegetazione, offrendo panorami suggestivi. All'ingresso, una grata permette di ammirare l'interno della grotta, dove si trova un altare in pietra. La Grotta di San Vittorino è un luogo ideale per gli amanti del trekking e della natura, ma anche per chi cerca un momento di pace e tranquillità. Un'esperienza da non perdere per chi visita Pioraco. Informazioni utili: Come arrivare: La grotta si trova a circa 1 km dal centro di Pioraco, raggiungibile a piedi o in auto seguendo le indicazioni per il Monte Gualdo. Orari di apertura: La grotta è sempre aperta e accessibile gratuitamente. Consigli: Indossare scarpe comode e portare acqua, soprattutto durante i mesi estivi. Alla scoperta del sentiero li Vurgacci tra mostri di pietra e cascate Il sentiero dei Vurgacci, situato vicino al paese di Pioraco, offre un'esperienza suggestiva simile al Parco dei Mostri di Bomarzo . Lungo il percorso, che si snoda accanto al fiume Potenza, si possono ammirare sculture rupestri di mostri grotteschi realizzate da Antonio Ciccarelli. Il sentiero è caratterizzato da ponti di legno, cascate, rocce, grotte e una vegetazione rigogliosa. Una volta scesi le ripide scale che conducono all'ingresso, ci si immerge in un'atmosfera simile a quella della giungla, con colori più intensi e il suono dell'acqua che scorre. L'articolo fornisce una descrizione dettagliata del sentiero dei Vurgacci, un luogo ideale per gli amanti della natura e dell'avventura. Pioraco e le misteriose grotte A Pioraco e nelle zone circostanti sono presenti diverse grotte di grande interesse. La Grotta del Castoro è una delle più affascinanti, ma è difficile da raggiungere in quanto l'ingresso principale è subacqueo. La Grotta dei Falsari si trova a Costa, sul versante orientale del Monte Castei Santa Maria, ed è interessata da un flusso d'aria notevole. La Grotta di IT, o Grotta della Galleria, è stata scoperta durante lavori di ristrutturazione ed è di origine carsica, con uno sviluppo di 70 metri e un dislivello di -25 metri. La Grotta del Barbiere è dedicata ad Antonio Ciccarelli, un personaggio poliedrico di Pioraco. Altre grotte includono la Grotta dei Cinghiali, la Grotta del Reperto, la Grotta Nottolana, la Grotta Preistorico e la Caverna della Parete. Infine, c'è la Grotta di San Sommeo. Curiosità Pioraco il paese dei nomi strani Pioraco ha anche una peculiarità che lo rende celebre in tutta Italia: è conosciuto come "il paese dei nomi strani" . Le origini di questa curiosa tradizione risalgono al Medioevo, quando Pioraco era un importante centro di produzione della carta. Numerosi libri e manoscritti provenienti da tutta Europa giungevano qui per essere macerati e riutilizzati. I cartai di Pioraco, avidi lettori, traevano ispirazione da questi testi per scegliere nomi inusuali per i loro figli. Tra i nomi più stravaganti che si possono ancora trovare a Pioraco figurano: Asia, Spartaco, Elide, Soraide Telesio, Aristide, Archimede, Nerone Ermenegildo, Calliope, Artemisia, Berenice Oltre ai nomi ispirati alla letteratura classica, si diffusero anche nomi legati a personaggi storici, eventi geografici e persino nomi inventati di sana pianta. Questa tradizione, pur destando curiosità e talvolta ironia, riflette l'ingegno e l'apertura mentale degli abitanti di Pioraco, sempre pronti ad accogliere nuove culture e influenze. Ancora oggi, passeggiando per le vie del borgo, si possono incontrare persone con nomi fuori dal comune, come testimonianza viva di questa eredità culturale unica. Un aspetto che rende Pioraco un luogo ancora più speciale e ricco di storie da scoprire. Eventi Ecco alcuni degli eventi più importanti che si terranno a Pioraco nei prossimi mesi Luglio Festa del Patrono San Vittorino . Un'occasione imperdibile per immergersi nell'atmosfera devozionale e gioiosa che avvolge il paese durante i festeggiamenti in onore del santo patrono. Tra processioni religiose, stand gastronomici e spettacoli musicali, potrete assaporare la vera essenza di Pioraco. Agosto Sagra del Ciauscolo . Un evento dedicato a questo delizioso salame tipico marchigiano, con degustazioni, stand gastronomici e musica dal vivo. Potrete conoscere i segreti della sua produzione e assaporare il ciauscolo in tutte le sue varianti. Paio dei Borghi . Un'affascinante rievocazione storica che riporta in vita il Medioevo con gare di abilità, giochi di bandiera e spettacoli in costume. Un tuffo nel passato per rivivere le atmosfere di un'epoca ricca di fascino. Festa della Birra Artigianale . Per gli amanti del luppolo, un appuntamento da non perdere con degustazioni di birre artigianali provenienti da tutta Italia, accompagnate da piatti tipici e musica dal vivo. Settembre Sagra del Tartufo Nero . Un'occasione imperdibile per gli amanti del "diamante nero" della gastronomia italiana. Potrete assaporare il tartufo in svariate preparazioni, dai primi piatti ai secondi, e partecipare a laboratori e dimostrazioni culinarie. Giornate Medievali . Un salto indietro nel tempo con un tuffo nella suggestiva atmosfera del Medioevo. Tra mercatini di artigianato, spettacoli di falconeria e duelli con spade, potrete rivivere le atmosfere di un'epoca ricca di fascino. In coclusione Visitare Pioraco offre l'opportunità di immergersi in un luogo ricco di storia, natura e cultura. Dai suoi antichi monumenti e chiese alle suggestivi grotte carsiche, Pioraco offre esperienze uniche per gli amanti dell'esplorazione e della bellezza naturale. La tradizione della lavorazione della carta e la gastronomia locale arricchiscono ulteriormente l'esperienza, offrendo un viaggio completo tra le tradizioni e le bellezze di questo affascinante borgo. Pagia Facebook ufficiale di Pioraco: QUI
- La Villa di Pratolino (FI)
Oggi vi portiamo a visitare il Parco Mediceo di Pratolino, conosciuto anche come Villa Demidoff, è un tesoro paesaggistico situato nella splendida campagna toscana, a nord di Firenze nelle regiopne Toscana. Questo parco storico è intriso di storia, arte e bellezze naturali, offrendo ai visitatori un'esperienza indimenticabile. La storia Il Parco Mediceo di Pratolino, situato a Vaglia, vicino a Firenze, è uno dei più grandi e belli della Toscana, noto per i suoi giardini in stile inglese. Commissionato dalla famiglia Medici nel XVI secolo come parte della villa medicea di Pratolino, originariamente era un giardino all'italiana con sculture e giochi d'acqua. Nel corso dei secoli, cadde in declino e fu trasformato in un giardino all'inglese nel XIX secolo, quando la villa medicea fu demolita per volere dei Lorena. Conosciuto per un secolo come Villa Demidoff, dal nome della famiglia russa Demidoff che ne fu proprietaria, quest ultimi apportarono significative trasformazioni al parco, arricchendolo con nuove opere e ampliandone la bellezza. L'intero complesso è ora un parco pubblico gestito dalla Provincia di Firenze. La casata dei Medici Francesco e Bianca Medici morirono improvvisamente nel 1587 alla Villa Medicea di Poggio a Caiano. La dimora di Pratolino, carica della memoria di Francesco, fu trascurata dai successivi granduchi medicei, nonostante fosse un modello culturale europeo. Nel Seicento, iniziarono le prime sparizioni di statue e impianti idraulici. Solo nel tardo Seicento, Ferdinando de' Medici, principe ereditario, rianimò l'interesse per Pratolino, curandone il restauro e l'abbellimento con nuove opere artistiche, ma morì prematuramente nel 1713, non divenendo mai granduca. Villa Demidoff La Villa Demidoff rappresenta un'elegante espressione di architettura neoclassica. Costruita nel XIX secolo, la villa era originariamente un edificio secondario della tenuta dei Demidoff, ma successivamente fu adibita a residenza principale dopo la demolizione della villa medicea originale. All'interno, gli spazi sono decorati con eleganza e raffinatezza, con dettagli raffinati come stucchi decorativi, soffitti affrescati e pavimenti in marmo, tipici dello stile neoclassico. Sebbene non sia più utilizzata come residenza privata, la Villa Demidoff conserva il suo fascino storico e architettonico, attrarre visitatori con la sua bellezza intramontabile e il suo ricco patrimonio artistico. Colosso dell'Appennino Una delle attrazioni principali del parco è il " Colosso dell'Appennino ", una monumentale scultura in pietra realizzata dall'artista fiammingo Giambologna. L'opera, realizzata tra il 1579 e il 1580, rappresenta il gigante Appennino nel momento del risveglio o della nascita dalla montagna. Alto 14 metri, incarna l'immagine potente e idealizzata dell'Appennino italiano, da cui sorgono i fiumi toscani. La statua è ornata all'esterno da spugne e concrezioni calcaree, da cui scorre acqua nella grande vasca sottostante. All'interno, una grotta esagonale collega il corpo del gigante alla testa, illuminata dagli occhi stessi. Il Drago, aggiunto da Giovan Battista Foggini nel Seicento, completa l'opera. Tommaso Francini, giovane all'epoca, realizzò una serie di giochi d'acqua, guadagnandosi la fama che lo portò alla corte del re di Francia. Originariamente incorniciato da una nicchia imponente, il Colosso subì danni nel tempo, distruggendo anche il vano della fontana delle Tedide. Dietro di esso si trovava un labirinto d'alloro, mentre di fronte si estendeva uno spazio regolare con ventisei sculture, oggi disperse. Flora e fauna Il parco è anche ricco di flora e fauna. Le sue vaste distese ospitano una varietà di alberi secolari, tra cui cipressi, lecci e piante ornamentali, che conferiscono al paesaggio una bellezza senza tempo. La fauna include specie di uccelli, scoiattoli e altri animali che popolano i boschi e i prati del parco. Nel corso dei secoli, il parco ha subito diverse trasformazioni, ma ha conservato la sua bellezza e il suo fascino unici. Oggi, i visitatori possono godere di passeggiate rilassanti lungo sentieri panoramici, picnic all'ombra degli alberi secolari e momenti di contemplazione davanti alle opere d'arte che punteggiano il paesaggio. Divertimento Nel parcheggio adiacente al Parco Mediceo di Pratolino vi è anche l'ingresso al Parco Avventura Il Gigante . Grandi e piccoli attraverso percorsi fatti di liane, ponti tibetani, teleferiche, reti e passerelle, possono sentirsi un po come Indiana Jones. In sintesi Siete amanti della storia, della natura e dell'arte? Sognate di immergervi in un'atmosfera fiabesca e ricca di fascino? Amate la tranquillità a contatto con la natura? Immagina di passeggiare tra gli alberi secolari, di ammirare le opere d'arte rinascimentali e di godere della serenità della natura circostante. L'atmosfera del Parco Mediceo di Pratolino è magica e avvolgente, invitando i visitatori a immergersi nella storia e nella bellezza della Toscana. Scarica la mappa del parco : QUI
- Soncino (CR)
Oggi vi portiamo a visitare Soncino, un incantevole comune situato in provincia di Cremona nella regione Lombardia. Rinomato per la sua storia millenaria, Soncino vanta una maestosa Rocca Sforzesca che domina il panorama cittadino. Le sue mura medievali ben conservate, i suggestivi vicoli del centro storico e i tesori artistici come la Chiesa di San Giacomo e la Biblioteca Tadini catturano l'attenzione dei visitatori. Con il suo carattere unico, Soncino è una destinazione che offre un mix affascinante di cultura, storia e bellezze naturali, invitando i viaggiatori a scoprire il suo fascino senza tempo. Storia di Soncino La storia di Soncino risale all'epoca romana, quando la regione fu abitata da tribù celtiche. Nel corso dei secoli, Soncino ha subito l'influenza di diverse civiltà, tra cui i Romani, i Visigoti e i Longobardi. Tuttavia, è durante il periodo medievale che la città raggiunse il suo massimo splendore. Nel XIII secolo, i Visconti, una potente famiglia di nobili, presero il controllo di Soncino e iniziarono a fortificare la città. Le mura e le torri che ancora oggi circondano il centro storico sono un'imponente testimonianza di quel periodo. Durante il Rinascimento, Soncino divenne un importante centro culturale, con l'apertura di una delle prime stamperie ebraiche d'Europa. Oggi, il patrimonio storico di Soncino è un richiamo per i turisti che desiderano immergersi nella storia e nell'atmosfera unica di questo luogo. La Rocca Sforzesca Il Castello di Soncino, conosciuto anche come Rocca Sforzesca, è la principale attrazione del borgo. Costruito nel XIV secolo, è caratterizzato da torri, merli e un ponte levatoio sopra al fossato, conferendogli un fascino romantico. Originariamente una fortezza difensiva, fu successivamente trasformato in residenza nobiliare per la famiglia Sforza. Nel corso dei secoli, ha subito varie trasformazioni e restauri, incluso quello affidato all'architetto Luca Beltrami alla fine dell'Ottocento. Oggi, all'interno del castello, è possibile visitare la Torre del Capitano, la Sala dei cimeli storici militari e il Museo Civico Archeologico Aquaria. L'ingresso è soggetto a un costo di 5 euro, che comprende anche l'accesso agli altri musei di Soncino. La Cinta Muraria La Cinta Muraria di Soncino è un'imponente struttura difensiva risalente al XIII secolo, che circonda il centro storico della città. Costruita in mattoni e pietra, presenta torri di avvistamento e porte d'accesso. Passeggiare lungo la Cinta Muraria di Soncino offre non solo l'opportunità di ammirare da vicino l'architettura medievale, ma anche di godere di splendide viste panoramiche sulla città e sul paesaggio circostante. Santa Maria Assunta La Pieve di S. Maria Assunta a Soncino ha origini nel V secolo e ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli. Le aggiunte dei secoli XIV e XV non hanno intaccato la struttura romanica originale, ma il rifacimento nel 1580 ha comportato cambiamenti significativi per adattarsi alle nuove norme liturgiche. La chiesa è stata affrescata nel tardo rinascimento da Giulio Calvi e Uriele Gatti. L'epoca barocca ha visto l'allungamento del coro e la costruzione delle cappelle laterali, mentre nel XIX secolo è stata restaurata e ampliata dall'architetto Carlo Maciachini dopo i danni causati da un terremoto nel 1802. La Chiesa di San Giacomo Questa chiesa, risalente al XIII secolo e successivamente ristrutturata in stile rinascimentale, è un'altra attrazione da non perdere a Soncino. L'interno presenta affreschi e opere d'arte di grande valore storico e artistico. Museo della seta ex Filanda Meroni L'ex Filanda Meroni, situata vicino alle mura del Castello di Soncino, rappresenta un magnifico esempio di architettura industriale del XIX secolo. Oggi è stata trasformata nel Museo della Seta, dove i visitatori possono ammirare le fasi della lavorazione della seta e reperti storici come il mulino idraulico, le vasche di decantazione e le caldaie. L'edificio ospita anche l'Ufficio Turistico di Soncino, rendendolo un punto di riferimento per i visitatori interessati a esplorare la città e le sue attrazioni. Museo della Stampa Il Museo della Stampa a Soncino offre un'immersione nella storia della stampa ebraica. Fondato nel 1988, ospita una vasta collezione di attrezzature tipografiche del XIX e XX secolo e presenta mostre temporanee sull'arte incisoria. I visitatori possono esplorare le sale del museo, partecipare a laboratori pratici e godere di un'esperienza didattica completa. Il museo rappresenta un'affascinante testimonianza storica che offre un'immersione nell'arte della stampa e nella sua evoluzione nel corso dei secoli. Eventi Soncino ospita tanti eventi, uno dei più attesi è sicuramente Soncino Fantasy . Soncino Fantasy è un evento dedicato al mondo di J.R.R. Tolkien e ispirato al suo capolavoro, Il Signore degli Anelli . L'evento offre un programma coinvolgente che comprende figuranti in maschera, sezioni dedicate ai bambini con animazione, trucchi e laboratori, oltre a centinaia di stand, curiosità, spazi per il commercio e lo scambio di memorabilia e molto altro ancora. L'evento attira migliaia di appassionati non solo dalla regione del Cremonese e della Lombardia, ma da tutta Italia. Informazioni Soncino Fantasy: QUI Informazioni eventi Soncino: QUI In sintesi Soncino un luogo affascinante da visitare. La sua storia, la sua cultura e la sua bellezza paesaggistica lo rendono una destinazione imperdibile per chiunque desideri immergersi nell'atmosfera autentica della Lombardia.
- Terme del Bullicame (VT)
Oggi vi portiamo a visitare le Terme del Bullicame. Benvenuti nel magico mondo delle Terme di Bullicame, un gioiello termale immerso nella splendida cornice della campagna viterbese, a pochi chilometri dalla città di Viterbo nella regione Lazio. Le Terme di Bullicame sono celebri per le loro acque sulfuree, un vero toccasana per il relax e il benessere. Il nome stesso, derivato dal latino "bullire," evoca l'immagine di acque frizzanti e roventi che emergono da sorgenti naturali a una temperatura di circa 58 gradi Celsius. L'area termale offre diverse piscine termali all'aperto, dove potete immergervi nelle acque calde e rigeneranti circondati dal verde lussureggiante della natura circostante. L'alta concentrazione di minerali presenti nelle acque sulfuree è nota per le sue presunte proprietà terapeutiche, favorendo la circolazione sanguigna e alleviando lo stress e le tensioni muscolari. Il paesaggio intorno alle Terme di Bullicame è un altro motivo di attrazione. Potrete passeggiare tra sentieri panoramici, godendo della tranquillità della campagna viterbese. Durante la vostra visita, non dimenticate di esplorare i giardini circostanti e di respirare l'aria fresca arricchita dai vapori termali. Nel percorso frigidarium-calidarium del Bullicame, troverai due piscine, una rotonda alimentata dall'acqua bollente del cratere termale e l'altra rettangolare con acqua a temperatura più bassa. Il passaggio tra queste vasche offre un notevole effetto di riattivazione della circolazione sanguigna, rendendo l'esperienza termale non solo rilassante ma anche benefica per il corpo. Un modo davvero interessante per godere appieno dei benefici termali del Bullicame! Proprietà terapeutiche Le Terme del Bullicame offrono una vasta gamma di proprietà curative. Le acque termali sono consigliate per la cura di patologie dell'apparato respiratorio, motorio e ginecologico femminile. Inoltre, sono utili per riattivare la circolazione linfatica e venosa, e possono essere impiegate nel trattamento di patologie croniche epiteliali. Oltre a ciò, le proprietà curative delle Terme del Bullicame si estendono anche alla pelle. L'acqua "Bullicame" mostra attività antiflogistica, immunomodulante, antisettica, cicatrizzante, cheratolitica, cheratoplastica e agisce come tampone sul pH cutaneo. Inoltre, fornisce protezione contro i danni causati dai radicali liberi. Il calore del bagno termale contribuisce anche a effetti antalgici, alleviando il dolore, e crea una piacevole sensazione di benessere. Citazione nella Divina Commedia Questo luogo unico è avvolto da una mistica atmosfera, amplificata dalla storia e dalla letteratura che lo circonda. Nel Canto XIV dell'Inferno, Dante Alighieri, il celebre poeta italiano associa la sorgente termale del Bullicame alle atmosfere oscure degli inferi, descrivendo i vapori sulfurei che emergono dalle sue acque. Il nome stesso, Bullicame, sembra derivare dalla caratteristica unica di queste acque, che, alla sorgente, sono così calde da "sobbollire" o "bullicare". Questo effetto potrebbe essere attribuito alla loro elevata temperatura e alla presenza di una considerevole quantità di gas disciolto, che si manifesta sotto forma di bolle superficiali. Ma non lasciatevi ingannare da queste antiche rappresentazioni, perché oggi le Terme di Bullicame sono un'oasi di tranquillità e benessere. Nei dintorni Orto Botanico "Angelo Rambelli" L'Orto Botanico 'Angelo Rambelli', parte dell'Università degli Studi della Tuscia, ha un ruolo cruciale nella didattica, ricerca e conservazione delle piante. Situato vicino alla storica sorgente termale del Bulicame, citata da Dante, si estende su circa 6 ha a ovest di Viterbo. La struttura promuove corsi, manifestazioni e mostre per diffondere la conoscenza delle piante, contribuendo alla formazione di una "coscienza" naturalistica. Le piante sono disposte in parcelle secondo criteri tassonomici e ambientali, offrendo un ambiente educativo e suggestivo. Sorgente termale delle Piscine Carletti La Sorgente termale delle Piscine Carletti dista 1 km dalle terme di Bullicame. Anch'essa emana acqua termale a una temperatura di circa 58°C alimentando diverse vasche e la qualità delle acque sono tra le migliori in Italia. La zona dispone di un ampio parcheggio gratuito nelle vicinanze, ma non offre altri servizi. Attorno alle piscine, ci sono aree erbose dove è possibile rilassarsi o prendere il sole. La temperatura elevata dell'acqua rende piacevole il bagno anche in inverno, poiché rimane calda nelle pozze. Un luogo ideale per godersi le proprietà benefiche delle acque termali in un'atmosfera rilassante e totalmente gratuita. In sintesi Le Terme di Bullicame sembrano proprio il luogo perfetto per una pausa rilassante! C'è qualcosa di magico nel poter immergersi in acque termali ricordate addirittura da Dante Alighieri. Sebbene l'ingresso sia gratuito, i bagni del Bullicame sono situati all’interno di una zona recintata a protezione dello storico cratere termale menzionato da Dante Alighieri. L'area è custodita da volontari, l'orario di chiusura nel periodo invernale è alle 17, mentre nel periodo estivo chiude alle 18. Mezz'ora prima della chiusura i volontari passeranno ad avvisare. P.S. Nel corso degli anni, alcuni comuni potrebbero limitare e o negare la sosta ai camper, alcuni parcheggi potrebbero essere stati dirottati verso nuove aree sosta, oppure parcheggi gratuiti al momento della nostra visita, potrebbero richiedere il pagamento a ore o a giornata.
- Pizzighettone (CR)
Oggi vi portiamo a visitare Pizzighettone, ci troviamo in provincia di Cremona, nel bel mezzo della Pianura Padana della regione Lombardia. Pizzighettone è un affascinante borgo attraversato dal fiume Adda, che poco dopo si unisce al maestoso Po. Questo fiume, con le sue acque fluide, funge da linea divisoria naturale per la città, dividendo il nucleo principale che sorge sulla riva orientale dall'incantevole borgata di Gera, posizionata sulla riva occidentale. La presenza del fiume non solo caratterizza la geografia di Pizzighettone, ma contribuisce anche alla sua bellezza paesaggistica, offrendo scorci pittoreschi e un'atmosfera tranquilla e suggestiva. La storia La storia di Pizzighettone ha radici antiche che risalgono al III secolo a.C., quando i Celti eressero l'antica piazzaforte di Acerrea. Successivamente, i Romani trasformarono l'area in una stazione di transito lungo l'Adda. Tuttavia, la nascita effettiva di Pizzighettone avvenne nel XII secolo con la costruzione di un castrum difensivo lungo la strada che collegava Cremona a Pavia e Milano. Nel tardo Trecento, i Visconti fecero costruire la poderosa cerchia muraria che circonda ancora oggi il borgo. Queste strutture difensive, più volte ristrutturate e ampliate tra il XV e il XIX secolo, furono in uso fino alla seconda metà del XIX secolo. Le mura e le casematte di Pizzighettone costituiscono una delle attrazioni principali del borgo, offrendo una testimonianza tangibile della sua storia militare. Cosa vedere a Pizzighettone Le Mura e le Fortificazioni e casematte Le mura e le fortificazioni di Pizzighettone costituiscono un'imponente testimonianza del suo passato medievale e della sua importanza strategica. Costruite nel corso dei secoli per difendere la città, le mura circondano il centro storico e offrono una vista panoramica sulla città e sul fiume Adda. Le torri di avvistamento e i bastioni sono ancora visibili lungo il percorso delle mura, fornendo un'idea della complessità e della solidità del sistema difensivo. Le casematte sono parte integrante di questo sistema di difesa e rappresentano strutture sotterranee utilizzate per scopi militari. Queste casematte erano strategicamente posizionate lungo le mura e fornivano rifugi sicuri per i soldati e spazi per l'immagazzinamento di provviste e munizioni. Oggi, molte di queste casematte sono aperte al pubblico e visitabili, offrendo un'affascinante immersione nella vita militare del passato e nella storia della città. La Chiesa di San Pietro La Chiesa di San Pietro, situata nei pressi della cerchia muraria, è un edificio coloratissimo e particolare risalente al XVIII secolo, voluto dall'imperatore austriaco Carlo VI. Nel corso dei secoli ha subito numerosi rifacimenti, ma è nel 1950 che è stata arricchita con marmi pregiati e ricchi mosaici dorati e policromi. Dal 1956 è stato designato Santuario Mariano ed è visitabile tramite visite guidate. Chiesa di San Bassiano La Chiesa di San Bassiano è un edificio religioso del XV secolo in stile rinascimentale, la chiesa è dedicata a San Bassiano, vescovo di Lodi. Presenta una facciata semplice ma elegante, arricchita da elementi architettonici tipici del periodo. All'interno, si trovano opere d'arte di pregio e affreschi che narrano episodi della vita di San Bassiano. La chiesa è un importante luogo di culto e un'attrazione turistica per i visitatori interessati all'arte e alla storia religiosa della regione. Museo arti e mestieri di una volta Situato all'interno del Castello Visconteo, il Museo offre una panoramica della storia e della cultura di Pizzighettone e della sua regione circostante. Le collezioni includono reperti archeologici, opere d'arte e manufatti storici. Gita in barca A Pizzighettone, è possibile godersi una suggestiva esperienza navigando il fiume Adda a bordo del Boat Capinera, un'imbarcazione che può ospitare fino a 50 persone. Questo permette ai visitatori di esplorare le bellezze naturali e storiche della zona da una prospettiva unica, mentre attraversano le acque tranquille del fiume. Informazioni: QUI La Riserva Naturale del Parco del Boscone della Mesola La Riserva Naturale del Parco del Boscone della Mesola è un'area protetta situata nelle vicinanze di Pizzighettone. Questa riserva naturale offre una preziosa oasi di biodiversità, con una varietà di habitat che includono boschi, prati e corsi d'acqua. I visitatori possono esplorare sentieri per escursioni immersi nella natura, ideali per osservare la flora e la fauna locali. È un luogo perfetto per gli amanti della natura e per coloro che desiderano trascorrere del tempo all'aria aperta, lontano dal trambusto della città. La Riserva Naturale del Parco del Boscone della Mesola rappresenta un prezioso tesoro naturale da preservare e apprezzare. Eventi Culturali Pizzighettone ospita vari eventi culturali durante tutto l'anno, come concerti, mostre d'arte, festival gastronomici e rievocazioni storiche. Partecipare a uno di questi eventi è un ottimo modo per immergersi nella vita e nella cultura locale. Informazioni eventi: QUI Prodotti tipici e tradizioni Ogni anno, alla fine di ottobre, il paese celebra una manifestazione dedicata ai fagiolini dall'occhio con le cotenne, chiamati "Fesulin de l'oc cun le cudeghe", piatto tipico locale, che si tiene da oltre vent'anni. Inoltre, in occasione del Santo patrono, viene organizzata una rassegna enogastronomica chiamata "Buon Gusto d'inverno", che presenta un mercato coperto all'interno delle mura del centro cittadino. In sintesi Pizzighettone è una destinazione che offre una combinazione unica di storia, arte, natura e cultura, rendendola un luogo affascinante da esplorare per chiunque sia interessato a scoprire le bellezze della Lombardia.